“Lavoro estivo? Spesso è sfruttamento”

15 luglio 2011 | 17:47
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“Lavoro estivo? Spesso è sfruttamento”

Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni degli esponenti del Prc di Ardea

Il Faro on line – “Una situazione tutta italiana, quella dello sfruttamento dei lavoratori, giovani in questo caso, nella stagione estiva”.
“Ma purtroppo anche il litorale romano non è schivo da queste metodiche, ‘assumere’ giovani  per la stagione estiva come spiaggini o baristi con stipendi minimi e soprattutto senza nessuna garanzia legale, nessun giorno di riposo, orari che toccano le dodici ore quotidiane. I più generosi offrono il pasto, (un primo e una bibita) per poi segnare nel libro dei conti ogni piccola consumazione,  cosi’ spesso quando il giovane va a ritirare lo stipendio lo trova decurtato inaspettatamente”.
“A questo aggiungiamo le raccomandazioni di non rivelarsi collaboratore semmai si ricevesse una visita di controllo della finanza, e il povero giovane, si mostra compiacente per paura di perdere il posto”.
“Crediamo che questa situazione vada denunciata e osservata attentamente,Ardea  si sta impegnando nell’apertura dei cancelli dei consorzi sul mare, ma riteniamo di dover fermare il trattamento lavorativo che violenta il diritto dei nostri giovani, senza contributi  e senza orario prestabilito che piega ogni dignità dell’uomo”.
“Eppure continiamo a leggere degli imprenditori balneari che parlano di investimenti sul litorale, ma sulla pelle di chi?”

Barbara Tamanti (Circolo rifondazione comunista, Sezione Ardea)