“Discarica, dopo il veto della Soprintendenza si faccia un passo indietro”

23 luglio 2011 | 19:12
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“Discarica, dopo il veto della Soprintendenza si faccia un passo indietro”

Califano (Pd): “Tutelare il territorio e le sue ricchezze”

Il Faro on line – “Il veto della soprintendenza per i beni archeologici e del ministero per i beni e le attività culturali, sull’area di Pizzo del Prete dimostra con quanta superficialità e leggerezza il centrodestra regionale e la giunta comunale di Fiumicino abbiano gestito l’emergenza rifiuti, per la quale il Pd ha da tempo tracciato alcune linee guida (porta a porta e differenziata) rimaste inascoltate dal Presidente Polverini e dal sindaco Canapini”.
E’ quanto afferma il capogruppo del Partito democratico di Fiumicino, Michela Califano che spiega: “Realizzare in un’area di pregio naturalistico (e ora si scopre anche archeologico) una discarica e un termovalorizzatore, non con lo scopo di risolvere il nodo rifiuti che potrebbe essere bypassato con un serio piano di differenziata e porta a porta per il quale la Provincia di Roma ha da tempo stanziato fondi per i comuni virtuosi, ma soltanto per dare il via a un nuovo business, mostra la statura morale e amministrativa di un centrodestra regionale che pur al governo da appena un anno e mezzo ha già accumulato disastri su disastri, disattendendo qualsiasi promessa sventolata in campagna elettorale, sanità in primis”.

”Pensare di seppellire importanti resti archeologici sotto migliaia di chili di immondizia, installando per giunta un termovalorizzatore, è vergognoso. Così come è vergognosa tutta la gestione dei beni archeologici che il Governo Berlusconi continua a mettere in atto senza remore o ripensamenti. Episodi come quelli di Pompei non sembrano aver fatto cambiare idea a questa maggioranza, più attenta ai giochi di palazzo e agli intrighi che non a far crescere un Paese che dopo vent’anni di cura Berlusconi è sull’orlo del precipizio”.

“Il Pd locale, come quello regionale, si augura ora che gli enti preposti, dopo il parere negativo espresso dalla soprintendenza, facciano marcia indietro e recedano dall’idea di realizzare a Fiumicino o nei comuni limitrofi, una discarica e un termovalorizzatore”.