“I colleghi del Pdl si sono accorti solo ora che Fiumicino è in piena crisi?

23 luglio 2011 | 00:48
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“I colleghi del Pdl si sono accorti solo ora che Fiumicino è in piena crisi?

Califano: “Tagli, dove erano quando il pd chiedeva la soppressione del direttore generale?”

Il Faro on line – “L’autosospensione e la crisi di maggioranza? Ma i colleghi del Pdl si sono accorti solo ora che Fiumicino è in piena crisi?”. È quanto si chiede il capogruppo del Pd di Fiumicino, Michela Califano (nella foto), che sui “tagli benedetti dal centrodestra” incalza: “Come mai ora il Pdl riesce a far quadrare i conti e individuare dove tagliare evitando sprechi e sperperi, mentre prima cassava a più non posso le proposte del centrosinistra che tentavano di normalizzare una spesa corrente folle, colpa soprattutto dei lauti stipendi riservati a quei super dirigenti che ora sono diventati gli acerrimi nemici del centrodestra? Dov’era il Pdl quando il Pd chiedeva la soppressione della figura del direttore generale, per altro non più prevista dalla normativa vigente (finanziaria Pdl), che costa decine e decine di migliaia di euro ogni anno ai contribuenti. Soldi gettati dalla finestra”.

E ancora: “Perché nell’ultimo bilancio i pochi ma importanti emendamenti del centrosinistra presentati per dare un segnale di partecipazione attiva alla vita politica della città, sono stati scartati con procedure cavillose e tecnocratiche senza nemmeno essere discussi? Dove erano quando in aula sono state portate questioni spinose come la crisi aeroportuale o il nodo pesca. Dov’erano quando il Pd presentò proposte concrete come l’esenzione della mensa scolastica e del trasporto scolastico per i cassintegrati aeroportuali? Lì non si poteva tagliare…”

“Perché – si chiede ancora Michela Califano – non hanno fatto levate di scudi per salvare il trasporto disabili? Quei settantamila euro erano uno scoglio? Non si poteva chiedere quel giorno di tagliare il direttore generale? O questa figura, i corsi di formazione riservati ai dirigenti, la progettazione del Ponte Due Giugno prima erano benedette dalla casta e ora, per problemi di successione, sono diventati fondamentali?”.

“Nel centrodestra – attacca il capogruppo Pd – i nostri amministratori litigano per un posto al sole e per la corsa al sindaco. E intanto i cassintegrati e le famiglie non arrivano a fine mese, Fiumicino non ha un solo servizio che funzioni, la città è in uno stato di degrado assurdo. E il Ponte Due Giugno, come tutti gli altri progetti infrastrutturali legati alla mobilità e alla viabilità, rimangono un sogno”.