Calci e pugni contro un amico, ridotto in fin di vita sotto casa

25 luglio 2011 | 15:17
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Calci e pugni contro un amico, ridotto in fin di vita sotto casa

due pregiudicati di ostia arrestati dai carabinieri per tentato omicidio

Il Faro on line – Nella giornata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Ostia hanno arrestato due romani di 34 e 39 anni, già conosciuti alle forze dell’ordine, con l’accusa di tentato omicidio ai danni di un loro conoscente 36enne, anch’egli con qualche precedente alle spalle. La vittima, intorno alle 8 di mattina, è stata svegliata dai colpi inferti alla finestra della propria abitazione, posta al piano terra di una palazzina di via Domenico Baffigo, e dalle urla dei due romani che, sotto gli occhi sbigottiti di alcuni residenti, gli stavano intimando di scendere in strada.

L’uomo, riconosciute le voci di due suoi vecchi conoscenti, con i quali già in passato aveva avuto motivi di discussione per futili motivi, ha deciso di assecondarli. Non appena ha varcato la porta, però, il 36enne è stato violentemente aggredito, sbattuto a terra e colpito selvaggiamente con calci e pugni alla testa. La furia dei due aggressori è proseguita anche dopo che la vittima era stramazzata a terra priva di conoscenza. Nel frattempo, uno dei residenti che, attirato dalle urla, stava assistendo alla terribile scena ha chiamato il “112” e qualche minuto dopo è intervenuta sul posto una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Ostia. I militari hanno bloccato i due picchiatori mentre stavano ancora infierendo sul corpo del 36enne.

L’intervento dei militari ha sicuramente impedito conseguenze peggiori: il 34enne ed il 39enne sono stati ammanettati e associati al carcere di Regina Coeli, dove attenderanno le decisioni dell’autorità Giudiziaria. La vittima, invece, è stata trasportata in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Grassi dove, a seguito delle prime cure, è stata riscontrata affetta da un forte trauma cranico e dalla frattura delle ossa facciali e nasali, con una prognosi provvisoria di 40 giorni.
Sono tuttora in corso gli accertamenti dei Carabinieri finalizzati a meglio comprendere in quale ambito sia maturata la decisione dei due arrestati di portare a termine quella che sembra essere a tutti gli effetti una spedizione punitiva.