“Fondi, acque inquinate in località Lagurio”

15 ottobre 2011 | 00:28
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“Fondi, acque inquinate in località Lagurio”

Legambiente: “Andremo avanti per capire se questi fattori hanno raggiunto anche la falda acquifera”

Il Faro on line – In seguito alle segnalazioni del Circolo Legambiente La Ginestra di Fondi circa la presenza di cattivi odori e schiume biancastre lungo un canale in località Lagurio a Fondi e al conseguente esposto di Legambiente Lazio alla sezione provinciale di Arpa Latina, le analisi di verifica hanno rilevato nei campioni di acqua prelevati un forte inquinamento di origine organica e una elevata presenza di Tensiattivi Anionici (MBAS).

“Le analisi effettuate dalla sezione Arpa di Latina danno una prima risposta: il canale è inquinato e la causa più probabile sono gli scarichi non autorizzati. – ha detto Federica Prota, presidente del Circolo La Ginestra – A questo punto andremo avanti, per capire se questi fattori inquinanti hanno raggiunto anche la falda acquifera. Se così dovesse essere, la cosa sarebbe molto preoccupante, visto che nei dintorni del canale sono numerosissimi i terreni agricoli che si servono dei pozzi artesiani per l’irrigazione, e altrettanti sono gli allevamenti che utilizzano quell’acqua per l’abbeveraggio degli animali”.

Il canale risultato inquinato è collegato da un fiume al Lago di Fondi, un ecosistema molto delicato a causa della sua conformazione, parte del Monumento Naturale Lago di Fondi e del Parco dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi.

“Questi risultati vanno necessariamente approfonditi perchè parlano di un rischio per la salute umana che non può essere sottovalutato – ha dichiarato preoccupato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio – Per questo è dovere del Sindaco di Fondi emettere ordinanza di non potabilità della fonte, bloccando tutti gli utilizzi domestici e agricoli di quelle acque. E al tempo stesso sarà indispensabile come sempre il lavoro delle forze dell’ordine affinchè si chiariscano le cause dell’inquinamento delle acque e si risalga ai responsabili. Gli inquinatori vanno individuati, si tratta di criminali che devono rispondere dei loro reati, anche provvedendo alle spese di bonifica”.