Porcelli: “Più che crisi, mala amministrazione”

4 dicembre 2011 | 04:42
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Porcelli: “Più che crisi, mala amministrazione”

L’analisi, piuttosto cruda, del Presidente dell’Associazione CIVILTA’

Il Faro on line – “Più che crisi, mala amministrazione.  Ancora una volta dobbiamo assistere impotenti al disinteresse di una amministrazione che come spesso ha detto lo stesso sindaco Eufemi, molto litigiosa, così mentre i consiglieri comunali  litigano per le poltrone, i genitori si inviperiscono verso i consiglieri comunale perché, anche i bambini dell’asilo Cardinal Pizzardo sono al freddo”.  L’analisi, piuttosto cruda, è del Presidente dell’Associazione CIVILTA’, Mauro Porcelli. “Ancora una volta dobbiamo assistere alle inadempienze di un’amministrazione che non riesce a garantire neppure a pagare po’ di gas per far riscaldare i più Piccoli – prosegue Porcelli -. Non si capisce come i servizi sociali ancora non sono intervenuti contro quello che si potrebbe configurare  come un disservizio per i bambini, al limite della  “tortura”.

Bambini che nel terzo millennio alle porte di Roma, devono restare al freddo. Cosa questa che neppure nel dopoguerra quando il buon don Aldo aveva iniziato a costruire un asilo per assistere i figli di tanti consiglieri, in molti casi i loro figli  sono sono oggi anch’essi diventati consiglieri comunali. Diversi attuali consiglieri che al caldo proprio da Don Aldo hanno ricevuto quell’istruzione di lettere e latino, istruzione sembra non aver imparato nulla.

“La nostra associazione, scrive Porcelli come sua consuetudine, raccoglie le istanze di diversi cittadini in special modo quando si tratta di tutelare i più deboli, come nel caso che portiamo all’attenzione di ogni Istituzione deputata a garantire i minori. E’ il caso dell’asilo Cardinal Pizzardo gestito dalla Parrocchia di Ardea e conosciuto dalla stragrande maggioranza dei cittadini per essere stato il luogo dove molti di noi sono cresciuti grazie alle attenzioni del compianto Don Aldo Zamponi e delle signorine della Meter Dei. La struttura, prosegue Porcelli,  nonostante garantisca un servizi ad elevato contenuto sociale, da mesi non riceve il dovuto  dal Comune di Ardea costringendo la Parrocchia a non pagare le insegnanti e, soprattutto, a non poter accendere i termosifoni con le conseguenze che i rigori dell’inverno stanno avendo sulla giovane popolazione scolastica.

Il Parroco, scrive Porcelli,  sebbene trinceratosi dietro ai non comment, non nasconde delusione e
preoccupazione per i bimbi e le loro famiglie vedendosi costretto, in estremis, a chiedere alle famiglie stesse di anticipare qualche soldo per rifornire di gas l’impianto. Come non provare un certo imbarazzo nell’ assistere ad una tale mancanza? Quanti incaricati a vario titolo, di garantire l’erogazione del dovuto alla Parrocchia, conclude con un consiglio Porcelli, bene farebbero a riflettere sull’effetto che certi gravi episodi avranno sull’immagine della nostra città”.