Schiavi (FLI): “Sulla Rsa Calamatta un Sindaco leone. Ma…”

4 dicembre 2011 | 04:35
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Schiavi (FLI): “Sulla Rsa Calamatta un Sindaco leone. Ma…”

La critica: perché non si è battuto così per tutti i lavoratori civitavecchiesi?”

Il Faro on line – “La salvaguardia del posto di lavoro, specie in situazioni economiche come quelle che stiamo vivendo tutti, è un diritto sacrosanto. Ci mancherebbe pure. Specie se dietro ad ogni lavoratore c’è comunque una famiglia, ci sono dei figli, c’è la speranza di avere un futuro anche se non roseo, quantomeno decente. Ed è per questo che dovrei giudicare la presa di posizione del Sindaco lodevole. Un primo cittadino che si batte per i diritti dei lavoratori non è di poco conto. Però, mi chiedo il perché di questa titanica lotta e scontro tra il Pincio e la Asl. Che i rapporti tra le due Istituzioni non siano dei migliori lo sanno tutti, e da sempre, ma questo insistere arrivando fin’anche ad affermare di adire le vie legali nei confronti della Asl ha un non so che di strano. C’è qualcosa che stona e che non torna”. A  parlare è Stefano Schiavi, esponente di Futuro e Libertà nel Polo per l’Alternativa.

“Ripeto – prosegue Schiavi – l’intento è nobile ma… ma allora perché il Sindaco non si è battuto come un leone per tutti i lavoratori civitavecchiesi che hanno perso il posto di lavoro in città? Perché non è intervenuto presso tutte le aziende che hanno chiuso i battenti? E sono tante. O magari lo ha fatto e non ce ne siamo accorti? Perché forse per il Sindaco – sindacalista (del resto lo ha fatto in vita sua) esistono due pesi e due misure? Esistono diversi parametri tra lavoratori e lavoratori? Non credo che possa pensare questo. E proprio in virtù di questo ragionamento e del suo passato sindacale non riesco a capire il perché di tutta questa battaglia polverosa. Non riesco a capire il perché, visto che comunque questi lavoratori, pur con una riduzione di orario, il posto di lavoro non lo hanno perso a differenza di tanti altri civitavecchiesi. E questa domanda se la stanno facendo, con me e come me, tutti i civitavecchiesi.

“Fatta salva, quindi, la buonafede del Sindaco (almeno lo spero) – prosegue ancora la nota – resta il fatto che

avrei voluto vedere un Moscherini così battagliero in tutti questi anni e per tutti i civitavecchiesi e non solo

a fine mandato con una campagna elettorale ormai già in corso. Lo spero anche per tutti i lavoratori di Argo e

Hcs, perché se fossero vere le dichiarazioni di Marietta Tidei e se i numeri dell’indebitamento delle due

municipalizzate siano quelli snocciolati anche loro rischierebbero il posto. Se non altro perché ritengo, da

sempre, che il lavoro sia un qualcosa di sacro e possibilmente inviolabile. E lo dico da disoccupato, quindi

pienamente cosciente di quel che affermo. Spero solo che quella del Sindaco, e di qualcun altro che per il ruolo

che ricopre non dovrebbe esprimersi politicamente, non sia una mera azione strumentale perché a rimetterci, come

sempre, sarebbero i lavoratori”.