Sociale, sopralluogo del Partito democratico a Ostia

8 dicembre 2011 | 00:30
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Sociale, sopralluogo del Partito democratico a Ostia

“In arrivo per le strutture della Capitale un milione e 900 mila euro”

Il Faro on line – Il municipio XIII di Roma, con i suoi 300 mila abitanti tra il Lido di Ostia e l’esteso hinterland, è ormai una città nella città. Con le sue caratteristiche e le sue problematiche che vanno a consolidare un tessuto sociale spesso difficile. Di “periferia della periferia”, come è stata più volte definita Ostia. Immigrati, rom, clochard, anziani, disoccupati, tossicodipendenti: tante le situazioni “a rischio” rappresentate esistenti. E tanto il “disagio” per il quale il Partito democratico romano invoca l’attuazione di una serie di servizi sociali mirati. Servizi che, se realizzati, rappresenterebbero un risparmio per la pubblica amministrazione oltre ad essere uno strumento di integrazione e socializzazione per i cittadini più bisognosi. Ne sono un esempio la Casa famiglia per disabili di Ostia Levante ed il Centro diurno per anziani fragili di Axa-Acilia, entrambi visitati ieri mattina dai consiglieri regionale Enzo Foschi e municipale Giuseppe Sesa.

Il Pd ha infatti organizzato una giornata di mobilitazione, la seconda, in tutti i municipi della Capitale nel corso della quale gli esponenti piddini hanno effettuato dei “sopralluoghi” per toccare con mano il grande lavoro degli operatori e delle cooperative nei confronti degli anziani, delle donne vittime di violenza, dei minori, delle famiglie rom e per valutare l’efficacia e l’efficienza dei servizi sociosanitari offerti. La campagna ha preso il nome di Viaggio nella Roma abbandonata. “Vogliamo accendere i riflettori sull’importanza dei servizi alla persona, ma soprattutto vogliamo affermare con forza che i servizi non sono né un costo né un lusso, ma un elemento centrale per la qualità della vita dei cittadini più fragili”, ha dichiarato Emanuela Droghei, responsabile Pd servizi sociali, illustrando l’iniziativa.

La prima tappa della visita si è tenuta presso la Casa famiglia per disabili di via Diego Simonetti, ad Ostia Levante, la seconda al Centro diurno per anziani fragili di via Milesi, ad Axa-Acilia. I due servizi sono gestiti rispettivamente dalle cooperative Futura e Assistenza & territorio, entrambe attive nel Tredicesimo da trenta anni.

“Dal sopralluogo è emerso”,  hanno commentato a caldo i consiglieri Foschi e Sesa, “come alcuni servizi, nonostante siano fondamentali per la collettività ed in particolare per i cittadini che hanno maggiore bisogno di attenzioni, non siano adeguatamente sostenuti dall’amministrazione”.

Alla base della scelta di visitare la struttura di via Diego Simonetti, la necessità di fare il punto sulla situazione delle case famiglia. Una situazione difficile comune a tutte e 54 le case della Capitale. La causa? La scarsità dei fondi a disposizione, insufficienti a coprire i bisogni e ancora fermi al 1998 tanto è vero che le strutture sono tenute in vita dagli enti. La gestione versa in passivo anche se agli ospiti sono garantite, oltre che un tetto sopra la testa, soprattutto autonomia e socializzazione. Nello spazioso appartamento di Levante, infatti, un luogo accogliente e “vissuto”con grandissima serenità, i sei ospiti possono contare su un’assistenza h 24 da parte di uno o più operatori oltre alla possibilità di condurre una vita autonoma e “integrata”. Insomma, Giorgio, Renato ed i loro amici conducono una vita “normale”, una cosa impossibile senza la casa famiglia. Insieme a loro, a condividere un’esistenza semplice, fatta di piccole cose che donano però speranza e gioia, anche Charlie, un vivace cagnolino. La mascotte della casa.

Ed è la socializzazione, insieme alla prevenzione e ad una assistenza mirata, che costituiscono  anche l’importante risultato ottenuto dal centro diurno per anziani fragili “A spasso con Daisy”. La struttura, che si trova in via Milesi, è l’unico centro del municipio XIII che, accogliendo gli anziani durante il giorno, impedisce loro di finire i propri giorni in una anonima casa di riposo.  La struttura offre un servizio semi residenziale che garantisce assistenza e momenti piacevoli grazie ad attività ricreative. I “nonni”, in tutto 15 persone tra cui la più anziana è una simpatica signora di 97 anni, possono pranzare insieme  nell’ampio salone, quindi conversare e dedicarsi a passeggiate, letture, lavori di cucito o giochi di carte. In passato gli ospiti hanno realizzato degli abiti e costumi con materiali di recupero, corto metraggi che sono stati presentati e premiati in occasione di manifestazioni culturali e dei libriccini che raccolgono la testimonianza di gioventù passate. 

A loro disposizione due pullman che fanno la spola tra Ostia e l’hinterland del XIII per accompagnarli al centro dalle rispettive abitazioni. Il mantenimento degli anziani costa 43 euro al giorno a persona, dal lunedì al venerdì. Una cifra contenuta.

Sia la casa famiglia sia il centro diurno offrono dunque servizi primari ad un costo più che accessibile per l’amministrazione pubblica. “Per  l’amministrazione, infatti”, precisa Giuseppe Sesa, “sempre in bilico sia per i pochi fondi sia per un loro sottoutilizzo nonché per la legge regionale 41, che pone limiti eccessivi alle strutture residenziali e semiresidenziali tanto da essere in fase di revisione, questi servizi sono un notevole vantaggio”. Che si tratti di servizi socialmente utili è indubbio: a trarne beneficio non sono soltanto i diretti interessati ma anche le loro famiglie.
L’amministrazione comunale ha recentemente stanziato 1 milione e 900 mila euro per le 54
case famiglia che operano nella Capitale. “Speriamo e chiediamo che non siano una tantum, come sembrerebbe per il momento, ma che diventino parte del costo storico da rifinanziare”, aggiunge il consigliere di via Claudio,  che ha chiesto all’amministrazione municipale di “aumentare la progettualità per il centro diurno anziani fragili, stilando una lista apposita in modo da alleggerire il Saisa, ossia il servizio di assistenza domiciliare”. Al momento, sono circa 500 le richieste giunte alla cooperativa Assistenza&territorio da parte degli anziani del XIII.

“Ricordiamo”, sottolineano i due consiglieri piddini, “che questi servizi sono pubblici e che il lavoro svolto dal terzo settore è fondamentale per dare risposte ai bisogni dei cittadini e della città: per questo ringraziamo gli operatori impegnati in questo ambito”.  
Maria Grazia Stella