“Ai livelli di emergenza la situazione dei disabili nel comune di Ardea”

17 dicembre 2011 | 00:53
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“Ai livelli di emergenza la situazione dei disabili nel comune di Ardea”

L’intervento del Prc: “Come è potuta sfuggire la necessità di fondi destinati a questo servizio?”

Il Faro on line – “Gli ultimi mesi hanno visto un accanimento sistematico e dilaniante nei confronti della categoria delle persone con disabilità di tutta Italia, dal taglio dei fondi, alla persecuzione tramite l’INPS  di una ridicola caccia ai falsi invalidi, ponendo questa categoria nell’occhio del ciclone, tacciati di essere peso per la società, ma soprattutto mettendoli in condizione di difendersi dimostrando la loro reale situazione”.

“Dallo Stato ai Comuni, per i disabili sembra non esserci scampo. A coronare  la storia si aggiunge il ritardo del pagamento delle assistenti che per appalto comunale,  prestano servizio nella scuola di Ardea e in domiciliare, lavoratori, con curriculum e professionalità che percepiscono salari ridotti e adesso  anche a rischio di insolvenza. Il comune sembra debitore  con la cooperativa erogatrice del servizio, la quale comincia a soffrire  la mancanza di fondi per lo stipendio ai suoi lavoratori, ne consegue, lavoratori senza stipendio, abbandono del posto di lavoro, carenza di ore di assistenza, una situazione al limite della tolleranza”.

“I bambini con disabilità a scuola non hanno l’orario di copertura completa, e le assistenze  domiciliari, fiore all’occhiello di questo comune, rischiano di essere interrotte. La domanda è, come si è potuto arrivare a questi livelli? Come è potuta sfuggire la necessità di fondi destinati a questo servizio? Come si intende tamponare? Esiste un modo di risparmiare sprechi in altri inutili settori, e destinare più fondi al servizio di assistenza per i bambini e anziani?”.

“Noi crediamo possibile affrontare la questione semplicemente con un po’ di buon senso, certo facendo rinunce, ma le luminarie di Natale,(ventimila euro) se non saranno in grado di illuminare le anime dei nostri concittadini più deboli, si potevano evitare”.                                                 

(Prc circolo di Ardea)