Carceri, “è Natale per tutti”

23 dicembre 2011 | 12:38
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Carceri, “è Natale per tutti”

L’assessore Cangemi: “La solidarietà è il criterio per misurare la maturità della nostra civiltà”

Il Faro on line – Nel teatro “Nati liberi” della casa di reclusione di via Tarquinia 20, si è tenuto lo
spettacolo del cantante Marcello Cirillo e del comico Martufello, accompagnati dai virtuosismi del chitarrista Tom Sinatra, nell’ambito dell’iniziativa «È Natale per tutti», la manifestazione di solidarietà nelle carceri del Lazio, voluta dalla Giunta Polverini, in occasione delle festività natalizie. Per l’occasione, tutti i detenuti della struttura penitenziaria, hanno gradito soprattutto i brani classici della musica popolare italiana e napoletana. L’assessore regionale ai rapporti con gli enti locali e politiche per la sicurezza della Regione Lazio, Giuseppe Cangemi, che ha assistito allo spettacolo insieme alla direttrice della struttura, Patrizia Bravetti, e ai detenuti, ha commentato il grande successo dell’iniziativa come motivo di orgoglio per l’amministrazione regionale, specificando come “l’iniziativa stessa sia il simbolo della maturità della nostra società”.

Il Natale è un momento magico diverso da ogni altra ricorrenza civile e religiosa dell’anno – ha aggiunto l’assessore Cangemi -. In questo periodo ciascuno di noi riflette sul proprio operato; tira un po’ le somme di quello che è stato fatto realmente durante l’anno che sta per chiudersi; tende a promettersi maggior rigore morale e, generalmente, apre il cuore agli altri, parenti e amici, augurandosi per il futuro il massimo della felicità e della serenità. È quello che accade, e non potrebbe essere altrimenti, anche alle persone costrette a trascorrere le festività natalizie in carcere, lontano dai propri cari, familiari o semplici amici”.

“È Natale per tutti vuole sottolineare la presenza della società tra i detenuti di tutto il Lazio: maggiore è il grado di solidarietà e di amore che riusciremo a comunicare a chi è ospite di strutture penitenziarie, tanto maggiore sarà la maturità dimostrata dalla nostra stessa società. Questa manifestazione, che potrei definire una vera e propria gara di solidarietà, mi sta offrendo, moralmente, molto più di quanto mi sarei aspettato: sicuramente molto più delle fatiche organizzative che era ed è mio compito istituzionale porre in campo ogni giorno”.