Christian League: Casal Palocco vs Ostia

24 dicembre 2011 | 17:35
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Christian League: Casal Palocco vs Ostia

Quando la passione per lo sport incontra gli obiettivi più nobili

Il Faro on line – “Dietro questo Campionato c’è un enorme lavoro. Lo abbiamo voluto fortemente, per l’amore per il calcio, ma soprattutto per la fiducia che riponiamo nello sport quale potente veicolo di segnali e valori positivi”.
A parlare Stefano Omerico, presidente dell’associazione “Insieme per Vincere”, che da Maggio 2011 sta incessantemente lavorando alla realizzazione della Christian League, ossia del Campionato Nazionale Cristiano di Calcio A5, progetto ambizioso, e il primo in Italia di questo genere, rivolto a chiese, associazioni sociali, centri di aggregazione giovanili e comunità varie di tutta la Nazione.
Fatica premiata, verrebbe da dire, dal momento che più di 140 sono state le adesioni da Nord a Sud e che le squadre in gara (in campo giocatori dai 16 anni in su, professionisti e dilettanti) hanno già disputato le Provinciali per giungere, nel periodo di novembre e dicembre, a giocare le Regionali. Sul modello della Champions League infatti, il Campionato Nazionale Cristiano di Calcio è stato strutturato nelle tre fasi: provinciale, regionale e nazionale, con la suddivisione delle squadre in gironi e formula di gara andata e ritorno. Per agevolare il collegamento tra le varie squadre tuttavia, si è optato per il criterio della prossimità geografica. In questo modo per la fase nazionale, suddivisa in quattro aree (Nord, Centro-Nord, Centro Sud, Sud e Isole), vi saranno vincitori di zone.
Ma, tralasciando l’aspetto tecnico, ciò che colpisce è lo spirito di questo campionato.

L’associazione “Insieme per Vincere”, nata a Pesaro in seno alla Chiesa Cristiana “Sorgente di Vita”, a carattere sportivo, sociale e culturale, appoggia i valori della fratellanza, dell’accoglienza, dell’integrazione, dell’amore evangelico e vuole radicarli nel tessuto sociale attraverso lo sport. Così come, attraverso il collante dello sport, si prefigge di combattere ogni forma di ingiustizia e discriminazione sociale: “Prendiamo a calci il razzismo!”, è solo uno dei tanti motti dell’associazione. In aggiunta, questo progetto vuole affrontare i disagi legati alla crisi di ideali e di valori della nuova generazione, cercando di infondere nei giovani fede, entusiasmo e fiducia nella vita e puntando sull’unione e la solidarietà.
Per tutti questi motivi, gli organizzatori di squadra sono chiamati ad accogliere gruppi dagli interessi più diversi. Così come tutte le persone, giovani e non, di qualsiasi etnia, credo o condizione, con in comune la voglia di giocare e divertirsi insieme. Proprio a Pesaro ad unirsi al campionato, un’associazione di sordomuti, nonché alcune comunità Sud Americane, Africane e Asiatiche, presenti nel nostro territorio nazionale.
Ad agevolare il progetto di condivisione e comunione, un momento di raccoglimento iniziale, vissuto come una preghiera al Dio di tutti i popoli, così come un originale “terzo tempo”, in cui alla fine di ogni partita i giocatori si fermano, per così dire, per salutarsi, socializzare, raccontarsi le proprie storie.

Ma, adrenalina e tensione stanno visibilmente aumentando proprio in questi mesi di semifinali e finali. Si proclameranno a breve infatti le vincitrici di ogni regione d’Italia, in vista delle finali nazionali. Tra le squadre romane, venerdì 23, ore 22, al centro sportivo i PINI – via canale della lingua, 140 zona infernetto, si è giocato Casal Palocco-Ostia.
Singolari, infine, pure le premiazioni: oltre alle prime quattro classificate, sul podio anche il miglior portiere, il miglior calciatore e il miglior giovane, secondo una valutazione complessiva che terrà conto non solo dell’aspetto tecnico, ma soprattutto del comportamento. Verrà quindi premiato chi si sarà distinto per lealtà e rispetto degli avversari. Gli organizzatori pertanto invitano ad applicare l’autocontrollo nonostante la tensione, perché lo sport raffina gli animi solo se praticato bene. Rigorosamente banditi quindi insulti e bestemmie.

“I ragazzi hanno risposto bene e tra di loro già si scorgono promettenti talenti. Siamo felici che il progetto abbia funzionato. Questo ci ha incoraggiati a lavorare al secondo campionato, che partirà a gennaio, e che sarà aperto a chiunque vorrà iscriversi. Ma la nostra ambizione è di organizzarne uno Europeo”.
B. A.