Maxi sequestro di botti, denunciati 4 cinesi

24 dicembre 2011 | 05:00
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Maxi sequestro di botti, denunciati 4 cinesi

Sono stati ritirati oltre un milione di luminarie con marchi della comunità europea contraffatti

Il Faro on line – Maxi sequestro della Guardia di finanza di fuochi d’artificio, giocattoli e luminarie con il marchio della comunità europea contraffatto. Nelle ultime settimane, i finanzieri hanno sequestrato oltre 3 tonnellate di petardi, rauti e altro materiale pirotecnico e circa un milione e 700 mila tra addobbi luminosi elettrici e giocattoli, denunciando 4 cinesi.
E’ questo il primo bilancio delle operazioni condotte dai finanzieri del comando provinciale di Roma che nelle ultime settimane hanno intensificato i controlli nel commercio di prodotti di largo consumo in occasione delle festività natalizie.
Le operazioni si sono concentrate soprattutto nella zona Prenestina, dove i militari del nucleo di Polizia tributaria di Roma sono riusciti ad individuare un magazzino al piano terra di una palazzina, adibito a deposito di materiale pirotecnico, con evidente rischio per tutte le famiglie che vi abitano.
Lì erano custodite oltre 2 tonnellate di “candele”, “rauti”, “fontane” e “bengala” di fabbricazione cinese in totale violazione delle norme di legge sulla sicurezza. L’intero materiale è stato sequestrato nel corso del blitz delle Fiamme gialle, insieme al magazzino.
Sempre al Prenestino i finanzieri della compagnia di Velletri hanno individuato un secondo deposito di materiale all’interno di due magazzini gestiti da cinesi. Sono così stati sequestrati altri 10 quintali di botti made in China  importati in Italia come fuochi di libera vendita ma contenenti in realtà un elevato quantitativo di polvere pirica: denunciati i 2 cinesi titolari del magazzino.
A Ostia, infine, i Baschi verdi hanno scoperto altri due locali, gestiti ancora una volta da 2 cinesi, in cui erano accumulati un milione e 700 mila tra giocattoli e luminarie di natale privi del marchio Ce o con un’indicazione palesemente contraffatta.
Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro. Dopo un’accurata perizia, il magistrato disporrà per la distruzione di quello non a norma e potenzialmente pericoloso per la salute o, viceversa, per la donazione a comunità di quello ritenuto idoneo.
Maria Grazia Stella