Sos saldi: l’iniziativa del delegato ai consumatori

29 dicembre 2011 | 12:32
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Sos saldi: l’iniziativa del delegato ai consumatori

Le regole per fare buoni affari illustrate da Biagio Camicia

Il Faro on line – “Purtroppo la crisi economica e la manovra “salva Italia” si fanno sentire anche a Ladispoli e dintorni. Come ogni anno arrivano i saldi che possono essere un’occasione per chi è attento e razionale e una “bufala” per altri”. Con queste parole il delegato ai consumatori, Biagio Camicia ha annunciato l’istituzione della mail sosladispolisaldi@gmail.com dove i cittadini che rilevassero problematiche con gli operatori economici tipo sconti fasulli, mancata esposizione dei prezzi, mancata applicazione dei diritti del consumo, potranno segnalare l’accaduto per via elettronica e ricevere assistenza immediata. “Le regole fondamentali per fare buoni affari – ha proseguito Camicia – sono sempre le stesse. Di fronte a prezzi scontati o ad offerte incredibili mantenete sempre la calma. E’ proprio nelle occasioni di gran confusione come quella dei saldi che una lista della spesa ragionata può aiutare ad evitare acquisti superflui. Prima di un acquisto è consigliabile confrontare sempre le offerte di più punti vendita. Quella che già in precedenza era definita “offerta speciale”, a fine stagione dovrà essere ulteriormente scontata. Perciò è preferibile fare acquisti nei negozi in cui avete avuto modo di verificare i prezzi in precedenza. Bisogna ricordare che sul capo in saldo devono risultare esposti: il prezzo originale non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale”.

Specialmente con le novità della manovra Monti i negozi che nel resto della stagione accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici anche nel periodo dei saldi. I consumatori devono diffidare dei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati, fate invece riferimento a negozi già conosciuti per acquistare la merce in saldo: sconti che superano il 50 o 60 per cento nascondono spesso merce non nuova. E’ indispensabile verificare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà presentato in negozio.

“Bisogna sottolineare – ha proseguito Camicia – che i prezzi ridotti non “riducono” anche i diritti dei clienti. Anche nel caso di prezzi scontati, il cliente ha sempre diritto di ricevere merce priva di difetti. Qualora venga posto in vendita un articolo a prezzo scontato, perché imperfetto, tali imperfezioni devono essere indicate fatte presenti all’acquirente. Il cliente può presentare reclamo anche in un momento successivo all’acquisto per qualsiasi vizio o imperfezione che non siano stati segnalati espressamente dal negozio. Il periodo entro il quale si può far valere la garanzia per eventuali difetti del prodotto è di due anni a partire dalla data dell’acquisto, il difetto va denunciato entro 60 giorni dalla sua scoperta. L’onere di provare che il difetto non era presente al momento della vendita, è a carico del venditore. Una volta denunciato il difetto, il consumatore ha tre possibilità: tenersi l’articolo difettoso, chiedendo una riduzione di prezzo, accettare una sostituzione con un capo privo di imperfezioni, insistere per avere la restituzione del prezzo pagato, non è obbligato ad accettare in nessun caso un buono. Può essere cambiata solo ed esclusivamente la merce difettosa riconsegnandola al commerciante entro 2 mesi dalla scoperta del difetto, non si può sostituire la merce se si cambia idea sul colore o sul modello. Conservate sempre lo scontrino per potere eventualmente cambiare la merce difettosa; qualora il commerciante non intenda cambiare un articolo difettoso in saldo o restituirvi i soldi rivolgetevi alla Polizia Municipale e segnalate il caso agli sportelli delle Associazioni dei Consumatori. L’ultimo consiglio – ha concluso Camicia – è spendere nei negozi locali, e prediligere prodotti nazionali, rilanciamo la nostra economia!”.