“Il secolo degli anziani”, oltre la semplice assistenza

3 febbraio 2012 | 16:13
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“Il secolo degli anziani”, oltre la semplice assistenza

Il Faro on line – I problemi della vita diventano sempre urgenti e pressanti fino a soffrirne la stessa unità familiare, ne fanno le spese soprattutto gli anziani, spesso emarginati anche a causa di una mentalità che pone al primo posto l’utilità immediata e la produttività dell’uomo. A tal proposito, è significativo che il 2012 non sia stato semplicemente dedicato alla terza età, ma l’Unione europea lo abbia definito ‘Anno dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni’. Un passo in avanti per ridare la giusta dignità sociale, a chi nel passato veniva giudicato per l’esperienza acquisita durante la vita. Proprio oggi  l’Ugl Pensionati ha organizzato un convegno ‘Il secolo degli anziani’. Un incontro importante che ha visto la presenza dell’assessore alle Politiche sociali e Famiglia della Regione Lazio, Aldo Forte e del segretario generale Ugl, Giovanni Centrella. “Il secolo degli anziani ci pone dinanzi a una duplice sfida – ha dichiarato l’assessore Aldo Forte -. Da un lato l’esigenza di promuovere la longevità attiva e di diversificare i servizi assistenziali, spingendo sulla domiciliarità, per evitare che l’invecchiamento della popolazione schiacci il sistema socio-sanitario. Dall’altro la necessità di avvicinare le generazioni e scongiurare fratture sociali che oggi, vedi la questione pensionistica, sono tutt’altro che facili allarmismi. L’invecchiamento sta già trasformando la società in cui viviamo. Dal lavoro al sistema pensionistico, dai consumi di beni fino a una domanda di strutture e servizi specifici che cresce di anno in anno. Per non farci trovare impreparati, nel Lazio stiamo attuando una politica organica su più fronti. Abbiamo stanziato – ha aggiunto Forte – oltre 2 milioni di euro per potenziare i servizi di cura e assistenza sull’Alzheimer. Stiamo investendo nella formazione di nuovi assistenti familiari, con la creazione di uno specifico registro. E nella creazione di cinque poli sociali, uno in ogni provincia della regione, per monitorare gli over75 in condizioni di fragilità. In più stiamo realizzando progetti di prevenzione, coinvolgendo direttamente i centri anziani. Proprio questi possono diventare i luoghi privilegiati – ha concluso l’assessore – dove realizzare percorsi di invecchiamento attivo, attraverso il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni e la promozione del volontariato della terza età e di forme di mutuo-aiuto. Perché anche chi è in là con gli anni può ancora contribuire alla vita della propria comunità”. Uno dei temi più rilevanti all’interno dell’analisi socio-economica della regione è costituito dal progressivo invecchiamento della popolazione: gli over64 nel Lazio nel 2010 hanno infatti raggiunto 1.123.067 unità, pari al 19,8% della popolazione residente (20,2% in Italia), in crescita di 2,5 punti percentuali in dieci anni (erano il 17,3% nel 2000). A livello provinciale Rieti si conferma la provincia più anziana (con il 22,7% di over64, pari a 36.325 unità), seguita da Viterbo (21,1% e 67.197), da Roma (19,8% e 824.416 anziani) e Frosinone (19,8% e 98.746); Latina registra un valore significativamente inferiore (17,5%, pari a 96.383 over64), pur in presenza dell’incremento maggiore nel decennio considerato (+2,7 punti percentuali).
Marco Staffiero