Il Sindaco riceve i pastori delle chiese evangeliche

7 febbraio 2012 | 18:00
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Il Sindaco riceve i pastori delle chiese evangeliche

Consegnata ufficialmente una copia della Bibbia del Diodati

Il Faro on line – Il sindaco Giovanni Di Giorgi ha ricevuto in Comune i pastori delle Chiese evangeliche della città di Latina. I pastori avevano richiesto di essere ricevuti dal Sindaco per consegnargli ufficialmente una copia della Bibbia del Diodati, edizione anastatica del 1641. “Essa è la ‘madre’ di tutte le Bibbie protestanti italiane”, ha rilevato il pastore Avventista Adelio Giuseppe Pellegrini, capo delegazione. 
A nome dei pastori delle Chiese evangeliche il pastore Pellegrini si è rivolto al Sindaco presentando il motivo alla base della richiesta di incontro e ha voluto rievocare l’impegno degli evangelici nell’unità d’Italia e il ruolo che ha Bibbia ha avuto.

“La Bibbia di Giovanni Diodati ha una bella storia – ha detto Pellegrini – Si racconta che il padre di Giovanni, Carlo Diodati, ricco mercante di Lucca è stato battezzato nel palazzo di famiglia, che ora è la sede del Comune di Lucca, nel settembre del 1541 quando i due soli s’incontrarono: il Papa Paolo III, alloggiava nel palazzo vescovile lo basttezzò alla presenza dell’altro sole, l’imperatore Carlo V, ospite del nonno Michele Diodati.

A venticinque annui Carlo Diodati abbraccia il “sole di giustizia”, espressione del profeta Malachia, nella fede protestamnte e i beni gli furono confiscati. Fu dichiarato eretico e ribelle, una taglia fu messa sulla sua testa. Era un tempo in cui si poteva essere atei, ma non protestanti. Quindi il Diodati non ha potuto fare altro che lasciare l’Italia e rifugiarsi a Ginevra. Il figlio Giovanni già all’età di 15 anni iniziò a tradurre il Nuovo Testamento dal greco. Nel 1603 a 27 anni, Giovanni Diodati appronta la prima edizione della Bibbia tradotta in italiano, non tratta dalla Vulgata, ma dalle lingue originali: aramaica, ebraica e greca. Dopo aver revisionato la traduzione fatta, nel 1641 appronta una nuova edizione, ma non è letta in Italia. Due secoli dopo, la Bibbia del Diodati diventa un vessillo dell’Italia evangelica, risorgimentale, repubblicana, garibaldina, libera e massonica.

Nel 1808 la Società Biblica Britannica e Forestiera che si era costituita a Londra appena qualche anno prima allo scopo di diffondere la Bibbia nel mondo, introduce la Bibbia del Diodati in Italia.
Forte fu l’opposizione. Roma fece sentire le sue invettive e la Bibbia divenne simbolo di libertà e di unità. Il fatto di possederla esprimeva indipendenza di pensiero, volontà di libertà e di giustizia. Gli uomini che combattevano per l’unità d’Italia davano alla Bibbia, anche nella versione protestante, la Diodati, un valore particolare. Mazzini l’apprezzava molto. Garibaldi a Caprera aveva un deposito di Bibbie del Diodati. Affermava: “La Bibbia farà per la nostra indipendenza e grandezza più di quello che han potuto e potranno fare i cannoni.” Le truppe che portarono l’unità d’Italia furono accompagnate anche dalla Bibbia. La Riforma protestante – ha detto ancora Pellegrini – non riuscì in Italia a svolgere un’opera determinante per la separazione Chiesa-Stato perché fu sempre soffocata. E ancora oggi il nostro Paese ne paga le conseguenze sul piano politico, amministrativo ed etico governativo.
Per la separazione Stato Chiesa ci riuscì però il Risorgimento specialmente negli ultimi decenni del XIX secolo. Poi ci fu l’èra fascista.
La strada è ancora lunga e la Scrittura è qui ancora per il bene del nostro Paese.
E’ con questo augurio, Signor Sindaco, che le Chiese evangeliche di Latina le consegnano, quale primo cittadino di questa città una copia anastatica del 1641 della Bibbia del Diodati”, ha concluso il pastore Pellegrini. 
Il Sindaco Di Giorgi ha ringraziato i pastori per la visita e per il dono e ha affermato: “La libertà delle idee e la loro circolazione ha rappresentato e sempre rappresenterà un fattore di crescita per qualunque comunità. Voi rappresentate un pezzo della nostra città, comunità orgogliose e ricche di storia. La casa comunale è aperta a tutti così come Latina si conferma città aperta al dialogo, al confronto e alla solidarietà. Vi invito a continuare a guidare le vostre comunità con forte senso civico contribuendo a raggiungere gli obiettivi comuni per la crescita della città tutta”.                

All’incontro hanno partecipato i seguenti pastori delle seguenti chiese: 

Chiesa Apostolica – anziano Sanfilippo Giovanni;
Avventista – pastore Pellegrini Adelio Giuseppe;
Pentecostale, affiliati alle ADI – pastore Framito Eliseo, libera – pastore Svelto Antonio;
Pentecostale Romena – pastore Costantin Daniel;
Valdese – il pastore Fiore Emanuele era assente.

Il gruppo  stato accompagnato da Giuseppe Mazzocchi.