Commissioni regionali, ecco i lavori

10 febbraio 2012 | 21:01
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Commissioni regionali, ecco i lavori

Il Faro on line – Sono tornate a riunirsi le commissioni alla Pisana. Verso le 10.30 la commissione Piccola e media impresa, commercio e artigianato, presieduta da Francesco Saponaro (Lista Polverini), ha ricevuto in audizione Donatella Visconti, presidente di Banca Impresa Lazio, l’istituto a partecipazione regionale che dal 2005 affianca Pmi facendosi garante presso gli istituti di credito nella fase di erogazione di prestiti. Al centro della riunione, la presentazione del progetto “Prima”, in essere da gennaio ad aprile 2012, che ha lo scopo di accrescere il numero di imprese che, in una fase di restrizione di accesso al credito, possono riuscire a ottenere finanziamenti. Le principali caratteristiche del progetto sono: rilascio di una indicazione di pre-fattibilità entro 48 ore, sulla base degli ultimi due bilanci dell’impresa interessata; creazione di un contact point di assistenza; delibera della garanzia di Banca Impresa e inoltro della richiesta di controgaranzia al Fondo Centrale di Garanzia nelle more della formalizzazione della delibera da parte della banca.

“Ad oggi sono pervenute 71 richieste per complessivi 12,7 milioni di euro di finanziamenti da garantire”, ha annunciato Visconti.Tutti hanno insistito sulla necessità di ancorare sempre di più le attività di Banca Impresa ai settori in difficoltà delle province laziali, promuovendo – anche a livello mediatico – i progetti in essere con particolare attenzione alle piccole e medie realtà imprenditoriali. Mentre, nella tarda mattinata in commissione Sanità ha preso il via  l’iter della proposta di legge regionale “Misure per prevenire e contrastare l’insorgenza e la diffusione dello ‘stalking'” con un primo voto sul titolo espresso all’unanimità. Il testo, come illustrato dai proponenti Claudio Bucci(Idv) e di Isabella Rauti (Pdl), punta ad istituire servizi antistalking nelle Asl, con lo scopo di garantire adeguate misure di sostegno a chi sia vittima di questi soprusi e di avviare progetti miranti anche al recupero degli autori. Previsti un “Osservatorio regionale” per il monitoraggio del fenomeno e la stipula di protocolli di intesa ad hoc con autorità giudiziarie e autorità pubbliche per definire un iter di azione per contrastare il fenomeno. “A livello regionale c’è bisogno di dare una risposta allo stalking” ha detto Bucci. Rauti ha affermato che, se approvata, questa legge “consentirebbe di segnare un percorso di civiltà”.

La presidente della commissione Sanità, Alessandra Mandarelli, ha espresso plauso all’iniziativa della ‘proposta di legge sullo stalking’, specificando però la necessità di renderla meglio compatibile, anche dal punto di vista terminologico, con la legge nazionale – che all’art. 612 bis codice penale prevede l’istituzione di questo reato – la quale risulta essere materia riservata allo Stato. E la stessa necessità di compatibilità vale con le norme in materia di competenza sulla sicurezza, che non è in capo alle Regioni. Inoltre, nell’ottica di rendere ancora più efficace ed efficiente il contenuto della proposta, la presidente ha dichiarato: “Ritengo sia opportuno indirizzare e portare la materia dello stalking verso un approccio multidisciplinare che vada nel senso della prevenzione e della tutela, integrandosi con i servizi socio-sanitari già presenti e funzionanti sul territorio. In questa senso, dunque, lo stalking va affrontato in un ambito di medicina territoriale, affidando le strutture esistenti e costituende alle competenze dei distretti socio-sanitari, piuttosto che esclusivamente alle Asl”. Sempre durante l’audizione della commissione Sanità è stata ascoltata la Cimop Lazio, Confederazione Italiana Medici Ospedalità Privata. Il sindacato ha formulato due richieste a proposito delle case di cura convenzionate accreditate. La prima è quella che tutti i medici di esse siano dipendenti delle aziende ospedaliere “compresi i direttori sanitari”. Una condizione che dovrebbe poter influire sull’accredimento come avviene già in Puglia ed Emilia Romagna. Infatti – a detta della Cimop – oltre la metà di questi professionisti è precario (circa 300 nel Lazio), con un rapporto di lavoro libero professionale. La seconda riguarda l’uniforme applicazione di un accordo econonomico nazionale del 2009 che, sempre a detta della delegazione sindacale guidata dal vicesegretario nazionale per l’Italia centrale,Stefano Neri, non troverebbe applicazione nelle strutture religiose e a metà delle somme previste nelle restanti. Secondo i calcoli di Cimop, un medico della ospedalità privata convenzionata percepisce una retribuzione che è il 40% inferiore a quella dei sanitari pubblici.

Infine, la commissione Lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e politiche sociali ha dato parere favorevole a un emendamento aggiuntivo sulle Relazioni sindacali, presentato dal presidente Maurizio Perazzolo(Lista Polverini), alla proposta di legge regionale n. 226 d’iniziativa della Giunta, concernente il “Sistema integrato degli interventi, dei servizi e delle prestazioni sociali per la persona e la famiglia nella Regione Lazio”. L’articolo 31 bis approvato oggi consacra la presenza delle organizzazioni sindacali nella nuova architettura dell’assistenza sociale nel Lazio. “La Regione, gli enti locali e gli altri soggetti interessati, – recita  l’articolo 31 bis – in relazione alle proprie competenze, assicurano l’attuazione della presente legge garantendo l’informazione, la consultazione, la concertazione e la contrattazione sindacale secondo le previsioni della vigente normativa statale e regionale”. “Sono state raccolte le indicazioni di tutte le sigle sindacali – ha dichiarato Perazzolo al termine della seduta – Con questa norma si disciplina la partecipazione dei sindacati alla programmazione socio assistenziale della nostra Regione”. Presente l’assessore regionale alle Politiche sociali, Aldo Forte, nel corso della seduta, oltre al citato articolo aggiuntivo a firma di Perazzolo, sono stati discussi e approvati altri nove articoli del provvedimento con diversi emendamenti sia della maggioranza che dell’opposizione.

Marco Staffiero