Catene antineve, Fiamme gialle contro la speculazione

12 febbraio 2012 | 04:24
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Catene antineve, Fiamme gialle contro la speculazione

Rispetto al boom di vendite di questi prodotti sono scesi in campo i finanzieri che hanno eseguito 120 controlli rilevando alcune irregolarità a Ostia

Il Faro on line – Nevica ma c’è anche chi tenta di speculare sul maltempo. Per questo motivo sono scese in campo le Fiamme gialle contro gli speculatori e gli abusivi che in questi giorni di emergenza neve vendono catene e pneumatici termici a prezzi esorbitanti. In alcuni casi agli automobilisti sono stati richiesti fino a 400 euro per le catene antineve il cui prezzo corrente si aggira intorno ai 60, 80 euro. Da ieri i militari della Guardia di finanza stanno eseguendo, anche dopo la segnalazione di aspiranti clienti sbalorditi da richieste così esose, una vasta serie di controlli finalizzati all’individuazione di frodi ed indebiti fenomeni speculativi legati all’attuale “emergenza neve”.

L’operazione interessa, oltre Ostia ed il suo hinterland, l’intero territorio della Capitale ed è in particolare rivolta nei confronti dei venditori all’ingrosso ed al dettaglio. Notevole attenzione viene rivolta non solo nei confronti dei rivenditori ufficiali, ma anche nei confronti degli “abusivi”.  Nel corso dei 120 controlli eseguiti, sono state riscontrate irregolarità ed in particolare:  violazioni alla disciplina dei prezzi; 20 mancate o irregolari emissioni di scontrini e ricevute fiscali; 8 casi di irregolare tenuta della contabilità. I dati raccolti  saranno utilizzati dalle Fiamme Gialle anche in prospettiva di una ricostruzione degli incassi effettivi dei negozianti e, quindi, della successiva selezione dei soggetti da sottoporre a più approfonditi controlli e verifiche di tipo fiscale. L’azione dei militari  è più in generale stata mirata non solo al controllo dell’osservanza delle vigenti disposizioni in materia di trasparenza dei prezzi, ma, contemporaneamente, anche alla verifica della corretta emissione degli scontrini e delle ricevute fiscali relativi a tali prodotti e, quindi, al riscontro della registrazione in contabilità dei corrispettivi effettivamente incassati, a fronte del “boom” di vendite registrato in questi ultimi giorni.Maria Grazia Stella