Gli sparano per rubargli l’auto, la vittima racconta l’aggressione

18 febbraio 2012 | 01:49
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Gli sparano per rubargli l’auto, la vittima racconta l’aggressione

Raggiunto con un colpo di pistola mentre fugge. “Sembrava di stare nella serie televisiva Romanzo Criminale”

Il Faro on line – Dieci centimetri più su e poteva morire o restare paralizzato. Invece oggi è andato a fare lezione all’università, come se niente fosse. Ha avuto fortuna il professor Marco Paolo Romano, 42 anni, cultore di economia aziendale all’Università di Cassino, precipitato in una scena da Romanzo Criminale – la definizione è sua – a Fiumicino, vicino a Roma. Una rapina in strada per portargli via la sua Bmw è finita con un colpo di pistola sparatogli alle spalle mentre cercava di scappare. Una ferita al gluteo sinistro, niente di grave, tanto che dice di non aver mai perso conoscenza. I rapinatori, molto giovani, coperti da passamontagna e che parlavano con accento romano – secondo la testimonianza della vittima – sono fuggiti e vengono ricercati dalla squadra mobile di Roma. Che sta verificando anche possibili moventi alternativi o complementari alla rapina.

Il professore assicura di non aver mai ricevuto minacce. Un altro fatto di sangue nella capitale, o nelle sue vicinanze, un altro episodio in cui i banditi sparano senza pensarci troppo. Sono circa le 20 di ieri nella cittadina sul litorale a sud di Roma. In via Coni Zugna il professore esce dall’Istituto privato Romano per il recupero degli anni scolastici, di cui è titolare e che ha varie sedi nel Lazio. Va nel parcheggio e quello che accade lo racconta lui stesso: “Ero vicino alla macchina quando sono arrivati questi due figuri con il passamontagna nero. Dal timbro di voce sembravano molto giovani e romani. Uno mi ha puntato la pistola addosso dicendomi di dargli le chiavi dell’auto, ma era piccola,
sembrava un giocattolo. Gli ho detto ‘Io le chiavi non te le dò e lui ha abbassato la pistola minacciando di spararmi alle gambe. A quel punto ho pensato che non mi avrebbe ammazzato e nemmeno sparato e sono scappato – prosegue Romano -. Quello invece mi ha sparato alle spalle, disgraziato! Sono scappati a piedi. Lì per lì non mi sono neanche accorto di essere stato ferito, ho sentito come una pizzicata forte. Poi sono andato in ufficio e ho visto il sangue. Allora ho chiesto a una collega di accompagnarmi in ospedale”.

La pallottola è stata estratta all’ospedale di Ostia; sarebbe di piccolo calibro. Romano cammina e oggi è andato a Cassino (Frosinone) a fare lezione. “Quel ragazzino teneva la pistola di sbieco, come nelle fiction tipo Romanzo Criminale. Sembrava il Freddo o il Dandy, uno di quei personaggi. Non avevo mai ricevuto minacce nè subito rapine – assicura il professore – ma ormai è uno schifo. Io però ho il mio carattere e non sono avvezzo a cedere. Certo sparare per una Bmw del 2007 che varrà sì e no 15 mila euro…”.

Il 4 gennaio scorso a Torpignattara, periferia est di Roma, un commerciante cinese di 31 anni e sua figlia di 9 mesi vennero uccisi in una rapina, la moglie rimase ferita. Due giorni dopo furono ritrovati circa 16 mila euro in una borsa strappata alla coppia e abbandonata dai due banditi. Nelle ultime settimane almeno altre quattro persone sono state ferite a colpi di pistola o a coltellate in rapine compiute o tentate nella capitale. Da gennaio dell’anno scorso gli omicidi sono 37.

(Fonte Ansa)