Porte aperte alle birre del Lazio

20 febbraio 2012 | 21:20
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Porte aperte alle birre del Lazio

Il Faro on line – Il nettare degli Dei conquista Roma.  L’Enoteca Regionale Palatium, di Via Frattina, in occasione della settimana della birra artigianale, spalanca le porte alla birra del Lazio fino 25 febbraio con happy hour, degustazioni, cene e laboratori del gusto. Nel ricco programma proposto spicca un fiocco rosa: La Zia Ale, la neonata birra laziale al 100%, sarà la protagonista, insieme alle altre birre del Lazio, dell’appuntamento con l’happy hour fissato ogni giorno alle 18.00. “Per la prima volta la birra fa il suo ingresso a Palatium e prende posto accanto ai vini del Lazio con il suo gusto e i suoi profumi – ha dichiarato il presidente dell’Arsial, Erder Mazzocchi -. Oltre mille calici di birra hanno festeggiato a Palatium i primi giorni della settimana della birra artigianale, l’evento, che si concluderà il prossimo 25 febbraio, organizzato dall’Arsial in collaborazione con AssoBirra e Coldiretti Lazio all’Enoteca Regionale per promuovere la filiera e tenere a battesimo la neonata Associazione Birra del Lazio. Abbiamo voluto puntare sulla birra artigianale perché si stratta di un settore in crescita sia dal punto di vista della produzione sia da quello del consumo – ha concluso  Mazzocchi – e siamo certi che anche in questo caso, come accade per i nostri migliori vini, la vetrina dell’enoteca di via Frattina sarà un ottimo trampolino di lancio per i microbirrifici che hanno dato vita a prodotti davvero unici in grado di conquistare i mercati”. “Come AssoBirra non possiamo che apprezzare tutte le manifestazioni che hanno l’obiettivo di promuovere la conoscenza della birra, la sua anima gastronomica e mediterranea – ha sottolineato Alberto Frausin, presidente di AssoBirra -. C’è tutto un mondo, una storia e una cultura millenaria dietro questa bevanda naturale, priva di coloranti e conservanti e l’affermarsi di una “tendenza birra” è per noi una conferma che i nostri sforzi stanno andando nella direzione giusta e che il consumo di questa bevanda è sempre più connotato sul gusto e sull’assaggio. E quindi più responsabile”. “La settimana della birra artigianale del Lazio rappresenta la prima occasione per far conoscere ai consumatori non soltanto il valore, il gusto, la qualità delle birre artigianali prodotte nella nostra regione – ha aggiunto Massimo Gargano, presidente di Coldiretti Lazio – ma anche e soprattutto toccare con mano, anzi con il palato, la prima birra interamente “Made in Lazio” realizzata con materie prime di tracciata origine regionale. L’abbinamento con prodotti tipici laziali che sarà proposto completa l’offerta di un percorso che intende valorizzare un prodotto e il territorio al quale è legato. Coldiretti Lazio è convinta che queste iniziative siano il volano necessario per parlare di cibo e bevande in modo corretto rispondendo alla domanda di qualità, origine e sicurezza che proviene dai cittadini consumatori”. La birra sta conquistando sempre di più le tavole degli italiani e nel Lazio si registra un vero e proprio boom. Basti pensare, che nel 2011 sono stati consumati circa 1,5 milioni di ettolitri, pari ad un consumo procapite di 28 litri a testa, in linea con la media nazionale (28,7). Ma, al di là del dato quantitativo, colpisce l’approccio sempre più moderato e responsabile verso questa bevanda. L’indagine ISPO/AssoBirra “Gli italiani e la birra 2011” rivela che la birra è oggi la bevanda alcolica preferita dalle generazioni dei 30-40enni e ha raggiunto nel Lazio un bacino di estimatori pari a circa 3 milioni di persone. Tra questi, 9 su 10 dichiarano di bere birra esclusivamente a pasto o durante l’aperitivo, proprio come consigliano i nutrizionisti. Viene bevuta soprattutto nei pasti dei giorni festivi al ristorante (42,6%) e nelle cene fuori dei giorni feriali (30,9%). Del resto, sono ormai circa 100 i ristoranti forniti di una vera e propria Carta delle birre, per non parlare delle pizzerie, dove l’accoppiata “pizza & birra” è una bandiera del gusto low cost da oltre 40 anni, dei pub e dei beershop, dove è possibile acquistare la birra “giusta” anche per una serata speciale a casa.

Marco Staffiero