Sequestrati 13mila ricci di mare

20 febbraio 2012 | 15:00
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Sequestrati 13mila ricci di mare

Operazione a tutela delle risorse biologiche e dell’ecosistema marino

Il Faro on line – Nel quadro dell’attività di tutela del patrimonio ittico ed ambientale condotta dal Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, durante l’espletamento di appositi servizi di prevenzione, nelle acque laziali, i finanzieri, nelle prime ore di questa notte hanno individuato, in due distinte operazioni di servizio due sub in immersione con attrezzature non consentite, nelle acque prospicenti il litorale di Santa Marinella, sorpresi  mentre era intenti ad esercitare l’attività di pesca dei ricci di mare vietata nelle ore notturne (dal tramonto all’alba) dalle normative vigenti.
La quantità pescata all’atto dell’intervento dei militari era già superiore ai 13000 (tredicimila) esemplari, che rappresenta il sequestro piu’ cospicuo dalle Fiamme Gialle, dal periodo considerato idoneo per la pesca degli echinodermi (da ottobre a febbraio). Ai subacquei, di origine pugliese, sono state sequestrate le attrezzature utilizzate per l’illecita pesca ed il notevole quantitativo di ricci pescati che, ancora vivi, sono stati successivamente liberati in mare da una dipendente unità navale, in acque non interessate al depauperamento delle risorse ittiche costiere. Il pronto intervento delle fiamme gialle ha fermato, per l’ennesima volta l’azione della raccolta illegale e del commercio illecito degli echinodermi, prelibatezze gastronomiche molto ricercate, soprattutto nell’area pugliese dove gli animali catturati vengono trasportati in spregio a tutte le normative sanitarie.
La rivendita abusiva dei molluschi sarebbe stata sottratta all’alveo del tributo, e di fatto oltre a favorire un illecito amministrativo, avrebbe inquinato la lecita concorrenza del mercato, arrecando danno a tutti i pescatori regolarmente autorizzati alla raccolta. Nei confronti dei responsabili sono state contestate le violazioni di legge alla disciplina della pesca marittima, prevedendo la sanzione pecuniaria fino a 12.000 euro, nonché la sospensione della licenza per i ristoranti che somministrano tali prodotti. La Guardia di Finanza rammenta ancora una volta che la normativa vigente per la pesca sportiva vieta la raccolta di echinodermi mediante l’utilizzo di qualsiasi respiratore artificiale e che il quantitativo non deve comunque mai superare i 50 esemplari giornalieri per pescatore fino al tramonto, mentre durante la notte e fino all’alba la pesca agli echinodermi e’ vietata.