“Troppi disagi sulla Roma-Lido, i responsabili dovranno rispondere”

22 febbraio 2012 | 15:00
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“Troppi disagi sulla Roma-Lido, i responsabili dovranno rispondere”

Presentato il dossier. Raccolti 1400 questionari compilati dagli utenti su un totale di 5000 moduli distribuiti

Il Faro on line – E’ stato presentato alla stazione di Acilia il dossier sulla Roma-Lido da parte del gruppo della Federazione della Sinistra della Regione Lazio. Un’indagine durata un anno. Raccolti 1400 questionari compilati dagli utenti su un totale di 5000 moduli distribuiti. Ed ecco emergere un dato allarmante: solo nel 2011 sono state soppresse 1.515 corse lungo la tratta Roma-Lido, contro le 484 del 2009. Il numero dei treni giornalieri è diminuito dai 28 del 2009 ai 13 di oggi, ma, di fatto, quelli in attivo quotidianamente sono anche meno.

Sono questi alcuni dei dati resi noti dal capogruppo regionale e dal portavoce romano della Federazione della sinistra, Ivano Peduzzi, e Fabio Alberti, nel corso della manifestazione organizzata ieri mattina presso la stazione di Acilia, insieme ai circoli di Rifondazione Comunista di Acilia, di Ostia e di Spinaceto, e al circolo Metro Cotral.

Quali soluzioni? Queste le proposte illustrate. Destinare innanzi tutto al trasporto pubblico i fondi della Olimpiadi negate; abbandonare il progetto della linea C bocciato dalla Corte dei Conti; revocare le delibere di prolungamento della B1 (Ionio – Bufalotta), trasformandola in metropolitana di superficie; realizzare 500 km di corsie preferenziali; bloccare l’aumento delle tariffe”.
L’iniziativa di ieri è inserita nell’ambito della campagna di mobilitazione sul trasporto pubblico locale “Un piano strategico nazionale per il Tpl”, promossa dalla Federazione della Sinistra per denunciare le carenze del servizio e i disagi dei pendolari con l’obiettivo di elaborare delle proposte condivise per il miglioramento del trasporto.

“Riteniamo che la Roma-Lido debba essere definitivamente trasformata in una ferrovia metropolitana, con tutti i necessari adeguamenti e potenziamenti anche del personale”, dichiarano Peduzzi e Nobile: “un’operazione possibile soprattutto alla luce delle sue caratteristiche: la tratta è già dotata di una infrastruttura, non serve cementificare ulteriormente e non è necessario acquisire, e quindi consumare, altro suolo pubblico. Chiederemo subito all’Atac e agli assessori competenti un incontro per dare voce ai disagi dei pendolari”, concludono i due esponenti politici.
Maria Grazia Stella