B4a, altro che fiumeā€¦ Siamo in alto mare!

27 febbraio 2012 | 00:07
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B4a, altro che fiumeā€¦ Siamo in alto mare!

Dopo decenni, con amministrazioni locali e regionali di diverso colore, non si riesce a sbloccare definitivamente la questione dei vincoli idrogeologici per lā€™Isola Sacra. E a pagare (davvero) sono i cittadini

Il Faro on line ā€“ Dopo tanta attesa la montagna ha partorito il topolino. Mesi di prese di posizioni, speranze, promesse, annunci, manifestazioni, ecc. ecc. si sono risolti sostanzialmente con un nulla di fatto. La questione B4a resta aperta, senza soluzioni immediate e con una spada di Damocle sulle possibili soluzioni future. Lā€™ultimo insormontabile (per ora) ostacolo prende il nome di Vas, oscura sigla vagamente militare che significa in realtĆ  Valutazione Ambientale Strategica. La Valutazione Ambientale Strategica ĆØ un processo finalizzato ad integrare considerazioni di natura ambientale nei piani e nei programmi, per migliorare la qualitĆ  decisionale complessiva. In particolare lā€™obiettivo principale della VAS ĆØ valutare gli effetti ambientali dei piani o dei programmi, prima della loro approvazione, durante ed al termine del loro periodo di validitĆ . CiĆ² serve soprattutto a sopperire alle mancanze di altre procedure parziali di valutazione ambientale, introducendo lā€™esame degli aspetti ambientali giĆ  nella fase strategica. Il sindaco Canapini si ĆØ mostrato pubblicamente ottimista, non ultimo negli incontri con i rappresentanti del comparto edile, ma davvero pur apprezzando lo spirito positivo del Primo cittadino non si capisce da dove prenda questo ottimismo. PiĆ¹ cauti altri rappresentanti del governo cittadino; Gonnelli si ĆØ mostrato piuttosto perplesso sullā€™ipotesi Via-Vas (valutazione impatto ambientale + valutazione ambientale strategica) ora sul tavolo. Il risultato sarĆ , come minimo, uno slittamento in avanti dei tempi di soluzione di un problema che, al contrario, ĆØ noto da tempo. Vale la pena ricordare come negli anni passati ai cittadini sia stato chiesto di pagare lā€™Ici maggiorata proprio perchĆ© in possesso di terreni edificabili, diciamo cosƬ, a breve. CiĆ² non ĆØ stato, ma quelle somme sono finite lo stesso nelle casse comunali, mentre il comparto edilizio allā€™Isola Sacra ĆØ rimasto ingessato. Il rimpallo di responsabilitĆ  tra Enti, di competenze tra uffici, non puĆ² essere un alibi per chi governa; il cui obbligo professionale ĆØ saper prevenire tali situazioni, ed il cui obbligo morale ĆØ quello di facilitare la risoluzione dei problemi nel momento in cui si manifestano lo stesso. In questa storia purtroppo non ci siamo, ed ĆØ talmente ingarbugliata da rischiare di diventare un problema anche la stessa (presunta) soluzione, cioĆØ la costruzione della strada di cantiere per il nuovo porto. A Passo della Sentinella, infatti, sono giĆ  in allarme. Su Facebook si leva altro il grido di allarme di chi afferma che ā€œsi fa passare come la risoluzione di problematica sociale, invece ĆØ mettere una toppa alla inefficenza del comune e della Regione Lazio. Se lā€™intento di realizzazione della suddetta strada ĆØ quello di fare fuori i cittadini di Passo della Sentinella mettendola ha rischio ā€“ rimbalza ancora sul Social network piĆ¹ diffuso ā€“ stanno sbagliando: la suddetta strada toglierebbe il rischio generale che esiste su tutto il territorio di Isola Sacra e sul relativo porto, perĆ² creerebbe un danno alle 300 famiglie di Passo della Sentinellaā€. E in tutto questo ormai siamo al tutti contro tutti. Non ĆØ un caso se ieri allā€™inaugurazione della sede dellā€™Udc, le autoritĆ  presenti sul palco si sono scagliate contro alcuni manifestanti che chiedevano chiarimenti proprio sui B4a appellandoli come ā€œgonnellianiā€. Questa storia ĆØ una sconfitta per tutti. Va avanti dalla prima giunta Bozzetto, poi ĆØ passata per entrambi le legislature di Canapini, avendo come referenti regionali uomini di sinistra, di destra e di centro. Come al solito gli unici a pagare sono i cittadini. Ma stavolta non ĆØ solo un modo di dire; loro i soldi li hanno cacciati davvero. E inutilmente.
Angelo Perfetti

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