La logistica e il rilancio del porto di Gaeta

27 febbraio 2012 | 00:38
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La logistica e il rilancio del porto di Gaeta

Il prossimo  9 marzo all’attenzione del Consiglio provinciale la proposta “Le Vie del Mare”

Il Faro on line – Nell’attesa che il prossimo  9 marzo sia portata all’attenzione del Consiglio provinciale la proposta denominata “Le Vie del Mare – Portualità,  Retroportualità e Inland Terminal del    Basso  Lazio:  “Sviluppo  dei  Mercati  della  Logistica  e  dei  Trasporti  con  riferimento alla Provincia di Latina”, riprende l’interesse, anche mediatico, su un tema importante per l’economia della Provincia di Latina, del Basso Lazio e dell’Italia Meridionale. La Provincia, come si ricorderà, partì nei primi mesi del 2011con una missione internazionale per capire come alcuni porti e interporti del Mediterraneo stessero affrontando la crisi, per poi commissionare una ricerca ad hoc all’Università’ Federico II di Napoli, oggetto di discussione del Consiglio provinciale del  9 marzo 2012. Dalla ricerca sono emerse una serie di interessanti indicazioni per una vasta area geografica che comprende oltre la Provincia di Latina anche quelle di Frosinone, Campobasso e Caserta, dove il porto di Gaeta insieme al potenziamento dei suoi spazi retroportuali, assi viari e collegamenti ferroviari, potrà avere un ruolo strategico. A questo positivo attivismo nel predisporre studi di fattibilità da parte della Provincia di Latina, ha fatto da  contraltare negli ultimi giorni la presunta volontà  della Regione Lazio di realizzare un distretto logistico a nord di Roma, dove a differenza delle province di Latina e Frosinone non esiste una significativa e giustificabile presenza industriale per far nascere un distretto logistico.

Notizia che se confermata porta a dedurre che forse nella Capitale non conoscono a fondo quelli che sono gli indici di riferimento, sia economici sia produttivi della nostra regione. La Provincia di Latina è dunque consapevole che sul suo territorio esistono tutte le condizioni per fare bene, 
per questo ha intrapreso un percorso che pone al centro il rilancio della questione intermodale nel Sud Lazio, guardando con forte interesse alle vie del mare sia per il traffico crocieristico sia per le Autostrade del Mare. Del resto alle spalle del porto di Gaeta vi sono interessanti realtà produttive: le auto, il farmaceutico, il chimico, l’ortofrutta, da sempre alla ricerca di uno sbocco a mare.

“A rafforzare la bontà del nostro lavoro – afferma il presidente della Provincia di Latina Armando Cusani – vi è inoltre uno studio dalla Svimez sulla Ripresa economica e ruolo del Mezzogiorno, presentato nei giorni scorsi alla V Commissione Bilancio della Camera dei Deputati. Tra le principali aree di un programma di sviluppo identificate dalla Svimez vi sono le filiere territoriali logistiche, che ipotizzano un’area vasta che contempli un  porto commerciale, spazi retroportuali e attività economiche che presentino un forte  orientamento alle esportazioni. Perché – afferma Svimez – le attività presenti nell’area possono avere notevoli vantaggi, qualora le aree prossime ai porti fossero idoneizzate “a retroporti”, cioè ambiti  attrezzati dal punto di vista infrastrutturale e collegati alle attività economiche presenti  nell’area. In altri termini ciò significa “produttivizzare” il territorio in senso logistico per  promuovere un aumento dell’occupazione e delle esportazioni. I luoghi individuati nel lavoro svolto da Svimez sono: area vasta dell’Abruzzo meridionale; area vasta del  Basso Lazio e dell’alto casertano, area vasta Torrese – Stabiese, area vasta Pugliese Bari – Taranto – Brindisi,  area vasta della Piana di Sibari,  area vasta Catanese (Sicilia orientale);  area vasta della Sardegna settentrionale.  I settori delle Filiere Territoriali Logistiche individuati fanno capo prevalentemente all’agroalimentare di eccellenza (pasta, vino, olio, conserviero, caseario, ecc.) e ai settori dell’utensileria e della meccanica che trovano nel mezzogiorno alcune presenze significative. E’ chiaro, però, che il settore del trasporto marittimo e della logistica portuale per essere competitivo necessita di  efficaci interventi di potenziamento della capacità concorrenziale del territorio e delle  imprese. Per questo – conclude Cusani – stiamo portando avanti efficaci azioni per il rilancio dei trasporti ferroviari area merci su alcuni scali presenti sul territorio e costituendo una vera e propria cabina di regia tecnica, che abbracci la logistica portuale e tutte le attività legate all’economia del mare.Un percorso che nasce da una forte base scientifica e di mercato che si arricchisce ogni giorno di contenuti ed esperienze”.