“Caso aeroporto, un disastro totale”

18 maggio 2012 | 15:21
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“Caso aeroporto, un disastro totale”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma dei consiglieri comunali De Vecchis e Terzigni

Il Faro on line – E’ necessario diventare protagonisti attivi dello sviluppo e della crescita del nostro territorio e della nostra gente. Illustrazioni di scenari che profetizzano una Fiumicino da primati nazionali, con piani e progetti per uno sviluppo nel medio e lungo termine, sono giustificabili solo se il tempo transitorio di realizzazione fosse tangibilmente stabile, sia per l’economia del Comune e dei cittadini, sia per i disagi urbanistici e di vivibilità che devono essere affrontati. 

Non possiamo riporre fiducia a soggetti che poi nella realtà dei fatti procedono secondo le loro logiche societarie ed imprenditoriali, buttando fumo negli occhi facendoci vedere modellini datati 2018 e 2044, mentre ancora prima di essere approvati, procedono con provvedimenti che gettano nel panico sociale, economico ed occupazionale i lavoratori e le amministrazioni di riferimento. A queste logiche va dato uno stop.  E’ quanto sta avvenendo in Aeroporto, una realtà rilevante del nostro Comune, dove la drammaticità del momento non è comprensibilmente tollerabile.Non è pronosticabile come sarà l’Aeroporto del futuro e quali saranno i suoi numeri, tantomeno non possiamo sapere se saremo tra i primi posti delle classifiche Europee e Mondiali.

L’Aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino era  ed è un scalo prestigioso, strategico, funzionale e nei primi dieci al Mondo, questo va sottolineato e ricordato.

Questo giudizio non è arrivato a titolo gratuito, ma è stato il frutto di una crescita che si è sviluppata i grazie ad una politica basata sulla capacità manageriale di uomini che avevano iniziato dalla gavetta, dall’esperienza e dalla qualità delle persone che ci lavoravano, dal senso di appartenenza aziendale.

Siamo entrati in Europa, sono state adottate le normative riguardanti il lavoro, il monopolio di attività lavorative, la competitività. Questa selezione però è andata man mano scemando a favore di scelte e politiche sempre meno basate sulla capacità e qualità, e sempre più verso logiche finanziarie e bancarie.

In questo cammino, sono stati svenduti gioielli Statali e Parastatali: l’Azienda Maccarese e tutti i suoi terreni, la Società Aeroporti di Roma ed in ultimo Alitalia. Sono stati ceduti rami di Aziende a Società che nulla avevano a che vedere con il mondo dei servizi aeroportuali di terra, con il catering, con la ristorazione, con il complesso aereonautico.

Ecco allora iniziare i fallimenti dei Catering, delle Merci, dei Doganieri, di addetti ai servizi indotti, di servizi ai passeggeri ed agli aeromobili. Di oggi l’agonia dei lavoratori delle ditte di Pulizie e sulla stessa onda il tema Flight Care Italia. questo è lo scenario di uno scalo non da terzo ma da quinto mondo. non possiamo dimenticare la drastica diminuzione dei posti di lavoro, la Mobilità e il ricorso alla Cassa Integrazione. Quindi è ora di dire basta a chi a creato questo scempio, a chi ha mal governato tali processi, a chi non ha avuto la forza o la volontà di denunciare l’impraticabilità di tali normative in un settore imprescindibilmente legato alla sicurezza ed alla qualità.  ADR Retail, ADR Security, ADR Mobility, Ditte di Pulizie e prossimamente Flight Care, non sono altro che le conseguenze originate da una precisa volontà della gestione dell’Hub. Vorremmo che questa linea, però, fosse controllata in qualche modo e che l’Enac, che è preposto a ciò, rispondesse ai cittadini su questo tipo di gestione.

Le forzature che se ne infischiano del risultato che producono, del dovere sociale e di stabilità che hanno nei confronti della collettività lavorativa e civile, penalizzano la struttura, facendo anche presagire nuove problematiche.

 Con la stessa cinicità ed arroganza, in base allo stesso principio di diritto, come amministratori del Comune di Fiumicino potremmo chiedere la remunerazione per il disagio urbanistico che ci viene creato su tutte le vie di accesso e transito al nostro territorio, il definitivo riconoscimento e rimborso dell’inquinamento acustico, l’eventuale quota parte di spazi da gestire per adempimenti amministrativi, dell’organizzazione per interventi di soccorso sanitario e civile.  tutto questo per sopperire all’ostruzione di viabilità provocata, al mancato introito economico ed occupazionale derivante dall’impossibilità di utilizzo agricolo e di allevamento nelle zone limitrofe al sedime aeroportuale, al rimborso delle perdite catastali derivanti dai vincoli di edificabilità e di cubatura in prossimità di aeroporti, oppure chiedere delle royalty su quanto concorrenzialmente è venduto free in aeroporto e rende meno appetibile il mercato esterno. Certo alcune sono decisamente vere e proprie forzature, ma sembra che questo stia diventando lo sport nazionale nelle questioni riguardanti l’Aeroporto di Fiumicino. 

E’chiaro che qualcuno sta facendo cassa sull’aeroporto attuando dei provvedimenti paralleli atti a soffocare,demotivare e rendere impossibile la distribuzione di servizi ed agevolazioni che erano acquisiti di diritto (anche perchè precedentemente compresi nei Contratti Nazionali).E’ chiaro che gli stessi stanno provocando la chiusura di piccole Ditte e Cooperative che davano comunque occupazione locale, e che oggi sono strozzate dal mercato e costrette alla chiusura. 

Tutto, naturalmente, mascherato dietro ad un piano di austerity e prospettive a lunghissimo termine di rilancio, dietro cui, è chiaro, ci sono Gruppi e Società di mercato fortemente attive e presenti in questo sviluppo. Per noi non esistono problemi a patto che questi gruppi consolidino le loro strategie con la massima equità, stabilità, consapevolezza e pari dignità.  Fiumicino non può essere terra di conquiste personali o di soggettività che non pensano al bene comune del territorio e dei suoi cittadini.In consiglio comunale abbiamo approvato all’unanimità un documento che chiedeva di aprire un tavolo tecnico con AdR ed in seguito con le altre aziende interessate e coinvolte nel problema aeroportuale, abbiamo letto della richiesta di convocazione delle stesse, avanzata dall’onorevole Mario Baccini,  presso la Commissione Trasporti della Camera. 

Anche l’assessore alle attività produttive Pietro Di Paolo, che negli scorsi gironi ha incontrato i rappresentanti di Cisl e Uil,Fisascat cisl, si sta attivando per convocare dei tavoli regionali, per mettere a regime iniziative che vedano coinvolte tutte le istituzioni, Parlamento Regione Comune.

 Ad oggi, però, nessuna di queste iniziative ha avuto riscontro effettivo. Non è possibile che ad oggi, sia per quel che riguarda noi politici locali, che per quel che concerne i Comitati e le Associazioni locali, vi sia una totale indifferenza da parte delle grandi aziende che agiscono nell’aeroporto. Le nostre domande devono trovare risposta. Per questo come Istituzione, chiederemo, se necessario, l’apertura di una Inchiesta Parlamentare sulla situazione del Leonardo da Vinci. 

Massimiliano Terzigni
William De Vecchis 
Consiglieri comunali di Fiumicino