Quote Rosa, verso il ricorso al Tar

8 giugno 2012 | 15:24
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Quote Rosa, verso il ricorso al Tar

L’allpello del presidente di Democrazia partecipata e Beni Comuni: “In Giunta violazioni del principio Costituzionale”

Il Faro on line – Il presidente dell’associazione “Democrazia partecipata e Beni Comuni”, Francesco Falco (nella foto), lancia un appello a tutti i cittadini di Ardea e in particolar modo alle donne residenti in questo Comune affinché sottoscrivano il ricorso al Tar del Lazio per l’annullamento delle delibere di nomina della Giunta comunale di Ardea “per violazione del principio Costituzionale del rispetto delle quote rosa e delle competenze specifiche nelle materie delegate”. Il Presidente, chiede di collaborare a raggiungere la cifra di 1.500,00 euro, somma necessaria all’iscrizione del suddetto ricorso (contributo unificato).

L’avvocato rimarca l’incongruenza della legge: “Da una parte la legge chiede ai cittadini di far valere i propri diritti costituzionali, dall’altra chiede una tassa come contributo unico maggiore della presentazione di quanto non si paga per presentare un ricorso per abuso edilizio. L’affermazione dei principi della democrazia non puo’ essere sottoposta ad un tale ‘giogo’, per questo scriveremo anche al Presidente del consiglio e al Ministro di Ggrazia e Giustizia per evidenziare la necessità impellente di ridurre i costi per i ricorsi aventi ad oggetto la violazione dei diritti civili”.

In un primo momento tutti hanno pensato alla difesa del diritto costituzionale delle pari opportunità nel rispetto della Costituzione Italiana, messa da parte dal sindaco Luca Di Fiori che è l’unica autorità che insindacabilmente nomina gli assessori. C’è da stupirsi di tutte quelle giovani donne in prevalenza laureate o laureande che fanno capo ad associazioni vicine ai consiglieri di maggioranza che, pur calpestando un diritto costituzionale, a loro vicine restano impassibili. Il ricorso comunque non si ferma alle Quote Rosa, va oltre chiedendo al Tar di sentenziare sulle competenze specifiche degli stessi assessori i quali devono essere competenti nella delega a loro affidata, per esempio, non dovrà essere più  possibile designare all’Urbanistica illustri medici, o semplici operai al Patrimonio o ai Lavori Pubblici. Se ci saranno assessori scelti per competenza e non per partitocrazia certamente i cittadini ne saranno avvantaggiati.

Per informazioni ci si può rivolgere in viale Nuova Florida, 179 (già 103).

Luigi Centore