Il Consiglio di Stato salva l’Ospedale “Padre Pio” di Bracciano

10 giugno 2012 | 04:18
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Il Consiglio di Stato salva l’Ospedale “Padre Pio” di Bracciano

Cini: “E’ un’importante struttura a servizio anche dei cittadini a Nord del Comune di Fiumicino, che il centrodestra e la Polverini volevano chiudere”

Il Faro on line – Una sentenza nel merito del Consiglio di Stato ha scongiurato la chiusura dell’Ospedale “Padre Pio” di Bracciano  unico presidio Ospedaliero in decine di chilometri quadrati indispensabile anche per molti cittadini di Fiumicino residenti al Nord del Comune. “E’ stato così evitato l’ennesimo scempio perpetrato dal centrodestra per mano della Presidente Polverini – ha detto Roberto Cini, Presidente Circolo “Aldo Moro” del Pd -. Nel Dicembre 2010 avevamo denunciato questo ennesimo sopruso chiedendo al Sindaco Canapini di unirsi agli altri primi cittadini che avevano presentato un ricorso al Tar contro la chiusura del nosocomio, ma, forse per non urtare la suscettibilità della Presidente Polverini se ne è ben guardato.

Tra l’altro in questa struttura la precedente Giunta Marrazzo con l’Assessore Montino aveva investito 15 milioni di euro per la realizzazione di nuove sale operatorie predisponendo 4 posti letto di terapia intensiva , ristrutturando il pronto soccorso e la farmacia. Il Centrodestra di Fiumicino, che pure in campagna elettorale aveva promesso di impegnarsi per la costruzione di un nuovo Ospedale, non ha speso una parola per scongiurare la chiusura dell’Ospedale di Bracciano, a dimostrazione che le battaglie sulla sanità erano solo strumentali e propagandistiche. In generale poi il piano sanitario della Regione Lazio si sta dimostrando un fallimento tutto a vantaggio della sanità privata e sono centinai di migliaia le persone, donne, anziani e famiglie con figli che hanno dovuto rinunciare a cure sanitarie nell’ultimo anno (dati  Censis)  per motivi economici.

I meno sfortunati sono comunque costretti ad affidarsi alla sanità privata e il 77% dichiara che lo fa per la lunghezza delle liste d’attesa (dati Censis). Per risparmiare – prosegue Cini – la Presidente Polverini prima di tagliare i servizi e i posti letto pensi a tagliare gli appalti esterni, le campagne pubblicitarie, le consulenze amministrative, gli incarichi fiduciari e gli spazi affittati dalle aziende sanitarie per svolgere le più disparate attività quando invece si potrebbero razionalizzare gli spazi e renderli concretamente fruibili, o magari evitando di duplicare le spese nominando Assessori esterni per garantire una poltrona agli amici trombati dalla mancata presentazione, per incapacità, della lista del Pdl alle elezioni Regionali”.