Di Stefano: “Ritrovare umiltà e concretezza. E agire”

11 giugno 2012 | 04:10
Share0
Di Stefano: “Ritrovare umiltà e concretezza. E agire”

Concluso il convegno del Pd “Non solo proteste… Ma proposte: vi ascoltiamo”

Il Faro on line – Per il terzo e ultimo giorno del convegno del PD “Non solo proteste… Ma proposte: vi ascoltiamo”, organizzato dal Consigliere Regionale Marco Di Stefano a Santa Marinella, è stato il momento dell’incontro conclusivo, “Gli scenari e le proposte dell’economia del territorio”, che ha visto confrontarsi sui temi dell’economia del Lazio esponenti del mondo politico (oltre a Marco Di Stefano, erano presenti il vicesegretario nazionale del Partico Democratico, Enrico Letta, la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli) e delle associazioni di categoria del territorio (erano presenti rappresentanti di Confesercenti, Confartigianato, Confcooperative, Confcommercio, Urcel, Legacoop e Cna).
Il dibattito si è concentrato, in particolare, sulle problematiche delle aziende e dell’apparato produttivo del Lazio, confrontati, da una parte, alla crisi e, dall’altra, alla complessità e alla lentezza della macchina amministrativa, accompagnate da una sempre maggiore difficoltà della politica a dare delle risposte ai problemi reali della società.

“La politica ha bisogno di ritrovare credibilità – ha detto in conclusione Di Stefano – ed è oggi a un bivio; ha tendenza a scegliere sempre di meno e a diventare sempre più assente sulle scelte fondamentali per il futuro dei cittadini: si pensi ai temi del lavoro, della scuola, dell’economia, della vita delle imprese, dell’organizzazione sociale eccetera, per arrivare a quanto ci tocca più da vicino e ha caratterizzato le cronache delle ultime settimane nella nostra Regione, ossia la questione dei rifiuti e della scelta del sito della nuova discarica di Roma… Le conseguenze di questa evoluzione sono sotto gli occhi di tutti: il nostro è un Paese che tende a essere sempre più fermo e in crisi, con una società confusa e impaurita, che teme che le conquiste dei decenni passati si vadano lentamente sgretolando e che i figli non riescano ad arrivare là dove sono arrivati i padri.
Tutto questo ha generato il fenomeno dell’antipolitica, e i suoi atteggiamenti estremi (che ora, comunque, vedremo alla prova dei fatti, nelle amministrazioni dove i grillini hanno vinto, Parma per prima…); ma la domanda vera è: come contrastarla efficacemente e ridare dignità alla politica? Anzitutto, credo, con una buona riforma elettorale, che consenta alla gente di mandare in Parlamento persone che conosce e il cui lavoro ha potuto apprezzare negli enti locali e non certo dei nominati.

E poi credo che sia importantissimo che si ricominci ad ascoltare, come Partito Democratico, le problematiche e le richieste della società civile, altro che liste civiche…. Serve l’umiltà di ascoltare senza la presunzione di avere già la soluzione in tasca.

Io, dal canto mio, lo sto gia cercando di fare, con questo e altri incontri con militanti e cittadini, dai quali sono già scaturiti vari progetti di legge (sulla scuola, sulla formazione, sull’agenzia regionale di riscossione dei tributi), oltre a una bozza di progetto di legge regionale sulla nascità di una società regionale unica per il Trasporto Pubblico Regionale e sulla generale riorganizzazione dei servizi pubblici. Tutte proposte il cui scopo ultimo è quello di porre le basi per far ripartire l’economia e dare un futuro migliore ai nostri figli. Fare ognuno la propria parte, quindi; e, per quanto riguarda la politica, ascoltare di più, proclamare di meno e agire con coraggio e concretezza.”