“Il fallimento della politica? Colpa di certi politici incapaci di amministrare”

14 giugno 2012 | 12:00
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“Il fallimento della politica? Colpa di certi politici incapaci di amministrare”

Mario Russo D’Auria (Gil): “La dice lunga l’ultimo Consiglio dove abbiamo visto quanto sia facile spostarsi da una parte all’altra”

Il Faro on line – “Elezioni politiche e amministrative a Fiumicino. Nessun cittadino si offenda se faccio questo distinguo: amministrative e politiche. Per quanto riguarda Fiumicino vorrei parlare delle amministrative, dove verrà eletto quello che io chiamo volgarmente lo “studio del commercialista con tutti i suoi dipendenti”. La mia domanda è: quanto si poteva fare meglio e quanto si può fare in una città con grandi risorse come Fiumicino? L’analisi è di Mario Russo D’Auria, leader di Gil (Gruppi indipendente libero per Fiumicino), impegnato con la propria lista verso le prossime elezioni.

“In tutte le occasioni elettorali – prosegue Russo D’Auria – i nostri politici di riferimento nazionale e locale ci ricordano quali sono le risorse e vorrei non menzionarle tutte (aeroporto, cantieristica navale solo per fare qualche esempio) ma quando la politica vuole amministrare non conoscendo il mestiere di amministratore vediamo i risultati. Dopo 40 anni di destra, sinistra e di centro sono arrivato al punto di doverli classificare, senza poterli condannare.; i politici hanno una loro genetica, e cioè essere buon oratori ma bugiardi, quasi sempre e quasi tutti. Lo dicono i fatti e non le mie parole. Non possiamo fare a meno della politica, ma di questi politici sì. Ora si stanno organizzando a Fiumicino, e si stanno contando. La dice lunga l’ultimo Consiglio dove abbiamo visto quanto è facile spostarsi da una parte all’altra, questa volta un po’ di più delle altre. Sorpresi? No, niente affatto. E’ lo schieramento delle truppe, che assomiglia tanto alla Legione straniera dove le forze in campo si radunano mettendo insieme persone di ogni fede, nazionalità e credo, senza nessuna affinità che non sia quella di vincere una battaglia. Cioè non per credo politico ma per continuare a vivere, il più delle volte per non essere condannati dalla legge. I politici dunque assomigliano sempre più a legionari, ed è proprio per questo che non si crede più alla politica.

Il mio appello è: fate un ultimo gesto nobile se ne siate capaci, e salvate la politica. Perché la politica via ha pagato, e anche bene. Lasciatela ai cittadini, perciò giù le mani dalla politica. Amministrare una città è una cosa seria, facciamolo fare a chi sa amministrare, a prescindere dal colore politico. Chi ha i topi per casa non cerca il gatto nero o il gatto rosso, ma il gatto capace di acchiappare i topi, e fino a quando sceglieremo i nostri amministratori sulla base delle indicazioni dei partiti e non su quella delle competenze non usciremo mai da questa situazione. Non dimentichiamo i danni che questi politici hanno fatto, non tanto e non solo a noi, ma ai nostri figli e i nostri nipoti, che ormai non hanno più nemmeno la speranza”.