“Aeroporto, ritorno al passato?”

17 giugno 2012 | 09:24
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“Aeroporto, ritorno al passato?”

La lista civica Perna invita le forze politiche a pensare a ripristinare la gestione pubblica dello scalo Da Vinci

Il Faro on line – “Abbiamo letto che  c’è una  correlazione inversa tra lo sviluppo del traffico aereo (Passeggeri in partenza e in arrivo ) e lavoratori occupati. In altre parole, aumenta il numero dei passeggeri ,diminuisce il numero dei lavoratori occupati. Non fatichiamo certo a crederci in quanto conosciamo molti di quei lavoratori  ancora in cassa integrazione  ed altre centinaia di dipendenti di aziende collaterali e cooperative che corrono il serio rischio di essere licenziati”. Lo afferma una nota della Lista civica Perna. “Gli imprenditori in aeroporto – prosegue il comunicato – hanno un solo pensiero: L?utile a tutti i costi e solo l’utile”

Condividiamo il pensiero scritto in questi giorni dal  dott. Carlo Michieletto  :”L’attuale gestione dell’aeroporto di Fiumicino,appare peggiore di quanto fosse alla fine degli anni sessanta con  la gestione privata dell’ Asa“. Quella “battaglia”  del  diritto al lavoro colma di manifestazioni e partecipazione cittadina  fu  risolta solo con la gestione dell’aeroporto ad un  ADR  pubblica (gruppo IRI).E solo dopo  la sua privatizzazione avvenuta  in seguito abbiamo assistito ad un vero e proprio assalto ai diritti dei lavoratori .  L“abuso “ del precariato da parte delle aziende  ha portato delle  forme  di “sfruttamento”  delle manodopera . Oggi si parla di  raddoppio dell’aeroporto, progetto con nuove promesse di posti di lavoro ! 4 mila  posti per ogni milione di passeggeri in transito (numeri  previsti nel  progetto) . Ma allora dove sono i 120 mila occupati degli attuali 30 milioni di passeggeri ?  La Lista Civica Perna  si rivolge a tutte le forze politiche ed i movimenti chiedendo a gran voce che prima di ogni altro progetto  è necessario ritornare a pensare ad una gestione pubblica dell’Aeroporto di Fiumicino . Questo – conclude la lista civica Perna – per fare in modo che si continui veramente a garantire un efficiente sviluppo infrastrutturale e tecnologico  dello scalo più importante d’Italia e una più forte e stabile occupazione della forza lavoro”.