Arriva l’etichetta per il pesce italiano venduto al dettaglio o servito al ristorante

18 giugno 2012 | 04:04
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Arriva l’etichetta per il pesce italiano venduto al dettaglio o servito al ristorante

La Coldiretti Latina spiega le novità contenute nel Decreto Sviluppo

Il Faro on line – Arriva l’etichetta per il pesce italiano venduto al dettaglio o servito al ristorante. A darne notizia è la Coldiretti di Latina che ringraziando quanto fatto da Coldiretti Impresa-Pesca, illustra le novità introdotte sulla base del decreto Sviluppo approvato dal Consiglio dei Ministri. Con la nuova normativa – sottolinea il direttore della Coldiretti di Latina, Saverio Viola – i soggetti che vendono al dettaglio o mministrano prodotti della pesca potranno utilizzare nelle etichette e in qualsiasi altra informazione fornita per iscritto al consumatore la dicitura “prodotto italiano”. Sarà ammessa anche ogni altra indicazione sull`origine italiana o sulla zona di cattura del pescato più precisa di quella oggi prevista dalle norme in vigore.

Attualmente – ricorda il direttore della Coldiretti – la legge sull’etichettatura prevede la sola indicazione della zona di pesca. Il pesce italiano, ad esempio, fa parte della cosiddetta “zona Fao 37”, che contraddistingue il prodotto del Mediterraneo. “L’indicazione dell’origine per il pesce italiano è un provvedimento positivo ma non sufficiente ad assicurare al consumatore la possibilità di conoscere sempre l’origine di quanto porta in tavola o mangia al ristorante – sottolinea Carlo Crocetti, presidente della Coldiretti di Latina.  Solo rendendo obbligatoria l’etichettatura d’origine, e non facoltativa, potrà infatti essere garantita piena trasparenza rispetto a una situazione che vede oggi in Italia due piatti di pesce su tre provenienti dall’estero senza che nessuno lo sappia”. 
Coldiretti chiede di estendere l’obbligo dell’etichetta d’origine, già vigente per il prodotto che si acquista nelle pescherie o direttamente dagli imprenditori, anche ai menu della ristorazione.

Il settore della pesca edell’acquacoltura – secondo dati di Coldiretti Impresa Pesca – vede impegnate migliaia di persone nel settore in provincia di Latina che muovono un indotto considerevole. Un attenzione particolare va messa anche alla tutela dei prodotti di allevamento di acqua dolce a partire dalle trote, di cui l’Italia e è paese leader in Europa per produzione e certificazione di filiera.  Un patrimonio economico, sociale ed ambientale che – conclude la Coldiretti di Latina – è oggi a rischio con il solo l’aumento del prezzo del gasolio, rincarato nell’ultimo anno del 25 per cento, che sta costando alle imprese di pesca duemila euro in più, mentre si fa sempre più grave la stretta creditizia delle banche.