Mobilita’, diciamo “No” al corridoio Roma-Latina

21 giugno 2012 | 18:00
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Mobilita’, diciamo “No” al corridoio Roma-Latina

Il Sindaco Enrico De Fusco sostiene la protesta contro la progettazione del collegamento A12-Tor de Cenci

Il Faro on line – Si è svolto ieri pomeriggio il presidio del Movimento No Corridoio Roma-Latina davanti al Ministero delle Infrastrutture a Porta Pia. La protesta, diretta al Governo e alla Regione Lazio, si scaglia contro la progettazione del collegamento A12-Tor de Cenci, “16 km totalmente in viadotto – si legge nella nota del Portavoce del Movimento Gualtiero Alunni – galleria e un ponte di 1,5 km alto 25 m., dove centinaia di TIR e auto private (15.500 da studio trasportistico ufficiale) provenienti dal nord e sud Italia, faranno “compagnia” alle auto private bloccate quotidianamente in file interminabili, con la beffa del pagamento del pedaggio”. 

Appoggio e sostegno dal Sindaco di Pomezia Enrico De Fusco, da sempre in prima linea contro il progetto del corridoio Roma-Latina: “L’opera che Governo e Regione stanno portando avanti – ha dichiarato il Primo Cittadino – non è soltanto costosa e dannosa per il territorio su cui insiste, ma è soprattutto un’opera inutile, che non dà soluzioni ai problemi di viabilità che quotidianamente residenti e pendolari incontrano per spostarsi da e verso la Capitale. Per i cittadini di Pomezia e Ardea i disagi resteranno gli stessi, se non amplificati, visto che ad oggi gli ingorghi si registrano all’altezza di Spinaceto-Tor de Cenci, zona destinata da progetto al collegamento con l’A12, che, come si può facilmente immaginare, comporterà la circolazione di migliaia di automobili e TIR in più”. 

“La mia Amministrazione è assolutamente contraria alla scelta del Governo e della Regione Lazio: il Corridoio Roma-Latina si traduce nella nostra Città in centinaia di ettari di terreni espropriati, abbattimento di case, chiusura di aziende agricole con conseguente perdita di posti di lavoro, per non parlare dell’inquinamento. E’ assurdo che non si investano questi soldi nella mobilità su rotaie, la famosa metropolitana leggera, progetto che da anni proponiamo come alternativa sostenibile ed efficace insieme al Comune di Ardea e al Movimento No Corridoio. Oggi sono vicino agli attivisti in presidio per dire NO a chi guarda ad un futuro su quattro ruote senza curarsi dell’ambiente, del territorio, dei cittadini”.