Sanita’, ambulanze “fantasma” nell’area nord del Comune

21 giugno 2012 | 12:00
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Sanita’, ambulanze “fantasma” nell’area nord del Comune

Preoccupazione tra, politici, cittadini e comitati di quartiere: “Tempi di attesa troppo lunghi per fronteggiare una emergenza”

Il Faro on line – Immaginiamo di trovarci a Palidoro e di accusare un improvviso malore. Il primo istinto è quello di telefonare al 118 e di far intervenire un’ambulanza. La centralinista risponde e registra prontamente la chiamata disponendo il soccorso. Ma all’immediatezza della risposta, purtroppo, non corrisponderà lo stesso tempo di intervento. E non per un’inefficienza dovuta agli operatori del 118…

Palidoro è un frazione del Comune di Fiumicino e confina a nord con i comuni di Ladispoli e Cerveteri, a est con Aranova, a ovest, verso il mare, con Passoscuro e a sud con Torrimpietra e Maccarese. E’ facile immaginare, per chi non è della zona, che da uno di questi punti, prima o poi, arrivi un’ambulanza. Si attende così, che dalla lontananza giunga il suono delle sirene. Il povero malcapitato, ancora non sa, però, che i tempi saranno più lunghi del previsto.

“A Palidoro è presente un centro di cure primario. – spiega Paolo Sbraccia, presidente del comitato cittadino di Palidoro – La struttura, abilitata soprattutto per i prelievi del sangue, ha a disposizione una ambulanza per il trasporto delle persone ma questa è priva di attrezzature mediche come ad esempio un defibrillatore e, cosa ancor più importante, di un medico. Sul mezzo sono presenti due paramedici e un autista, che per interventi di rianimazione e trasporto vanno benissimo, ma cosa succederebbe in caso di un problema cardiaco?”.

Gli unici punti da cui potrebbe giungere un mezzo di soccorso sono l’Aurelia Hospital che dista 25 chilometri, Fregene situata a 18 chilometri (è un nucleo di cure primario), Ladispoli, 10 chilometri, (ma siamo in un altro Comune) e Civitavecchia, 41. 

“Per i cittadini di Palidoro, Torrimpietra, Aranova e Passoscuro – prosegue Sbraccia – non resta che mettersi l’anima in pace, augurarsi che l’unica ambulanza disponibile (quella di Palidoro o una di quelle presenti nelle zone limitrofe) non sia impegnata e che, il traffico (altra spina nel fianco delle località a nord di Fiumicino), non ostacoli la corsa del mezzo. Nel periodo estivo, inoltre, con il massiccio afflusso di turisti sul litorale, la viabilità sulla strada statale Aurelia è costantemente a rischio. Ingorghi e lunghe file sono gli scenari ricorrenti cui residenti e automobilisti si trovano a fare i conti ogni giorno”.

E dire che per trenta anni a Palidoro è stato attivo un pronto soccorso, chiuso verso la fine degli anni Novanta dalla Giunta Bozzetto. Secondo i progetti, alla struttura sanitaria sarebbe dovuto subentrare un centro Alzheimer (800mila euro di investimento) in cui sembra fosse previsto un primo pronto soccorso… ma di tutto ciò non rimane che una struttura abbandonata, utilizzata da senza tetto e clochard. Un’altra struttura degna di nota è il Bambin Gesù di Palidoro, struttura pediatrica, fiore all’occhiello della sanità romana, ma è dedicata prevalentemente ai bambini ed è aperta dalle ore 8.00 alle 21.00.

Come vivono i cittadini questo disagio?

“Se non ti senti assistito ti senti preoccupato. – spiega Gilberto Figus, Passoscuro nel web – E’ una conseguenza logica che trova l’esatta rispondenza nell’ambito della sicurezza. Manca sul territorio una rete coordinata di ambulanze che riesca a rispondere, in tempi brevi, a qualsiasi emergenza. Devo dire che l’amministrazione comunale si è più volte battuta per la questione sanitaria, ma la situazione, purtroppo non sembra migliorata di molto”.
Riccardo Ragozzini