Seguici su

Cerca nel sito

“Alunni esclusi dall’Anco Marzio, situazione vicina alla discriminazione territoriale”

De Vecchis (Pdl) a sostegno del Comitato Genitori: "Nessuna soluzione offerta da parte delle istituzioni interpellate"

Più informazioni su

Il Faro on line – Proseguono le polemiche del Comitato Genitori a seguito dell’esclusione dei propri figli, dalla ‘classe prima’ del liceo Anco Marzio, poiché ‘residenti nel comune di Fiumicino’. Chiediamo agli organi più vicini a noi, quelli del Comune di Fiumicino e del XIII Municipio del Comune di Roma  di sostenerci attivandosi nei confronti della Provincia di Roma ed  interpellando gli uffici competenti del Miur. “In questo periodo – spiegano dal Comitato – grazie all’interessamento di pochi, sono stati organizzati degli incontri presso il XIII Municipio. E’ stato inoltre discusso un ordine del giorno al Consiglio comunale di Fiumicino ed è stata presentata un’interrogazione al Consiglio Provinciale di Roma. Nel frattempo, alcuni addetti alla Provincia di Roma, (gli stessi che agli inizi delle dimostrazioni trascurarono la problematica), a seguito delle suddette istanze si sentirono esortati ad un lento cammino per tentare di risolvere questa complicazione.

“Nei giorni successivi – hanno raccontato – hanno risposto alle nostre mail, ci hanno telefonato per capire la problematica ed hanno assicurato un deciso interessamento, tanto che, immediatamente fu indetta una riunione alla provincia con i dirigenti degli istituti superiori del XIII municipio, ai quali venne richiesto entro il 21 maggio di comunicare dettagliatamente la situazione delle aule e delle iscrizioni dei loro istituiti; per correttezza noi abbiamo aspettato la data indicata, poi il nulla assoluto, e per nulla assoluto intendiamo il lasciare le famiglie abbandonate a se stesse,  con un increscioso problema sulle spalle, che inquieta di fatto l’esercizio del diritto allo studio”.

“Poi – proseguono – a seguito di solleciti, gli stessi addetti alla Provincia nonché la segreteria del Presidente della Provincia di Roma iniziarono con la tattica del posticipare l’eventuale soluzione, rinviandoci di settimana in settimana, ma anche in questo caso senza nulla di fatto, soprattutto  senza farsi più sentire, quindi siamo tornati al nulla assoluto. A questo punto non ci vuole un grande intelletto, per capire che questa tattica scelta dalla Provincia tende a sfiancare le famiglie, le quali per una tranquillità si orienterebbero ad una alternativa secondaria, che non riflette le scelte degli alunni, non legata quindi al successo scolastico dei propri figli ed al loro futuro professionale”.

“Siamo indignati di questo comportamento. I nostri figli in questi giorni stanno svolgendo gli esami di terza media e sono sottoposti ad uno stress emotivo non indifferente, in quanto a differenza dei compagni, non sanno ancora quale sarà il loro futuro scolastico, questione che li pone in condizione di svantaggio, dal quale potrebbe scaturire un risultato ridotto, per quest’ultima questione stiamo seriamente valutando eventuali ed ulteriori ricorsi alle autorità competenti”.

Sul caso è intervenuto anche il consigliere del Pdl di Fiumicino. “Purtroppo né l’Assessorato alla Scuola della Provincia di Roma né i responsabili degli enti preposti i primis i dirigenti dell’istituto Anco Marzio, hanno ritenuto opportuno trovare una soluzione a una situazione che si avvicina alla discriminazione territoriale e che rischia di privare del diritto allo studio numerosi studenti di Fiumicino. Ritengo grave quanto sta accadendo, come è alquanto grave che un Ordine del giorno presentato al Comune di Fiumicino e una Mozione presentata al Consiglio provinciale di Roma siano state prese in considerazione. Mentre in troppi sono interessati più a trovare slogan per la futura campagna elettorale, noi come Pdl, continueremo la nostra azione al fianco degli studenti di Fiumicino e dei loro genitori affinché si trovi una soluzione”.

Più informazioni su