“Aeroporto, quando la sicurezza della gente diventa un business”

4 agosto 2012 | 00:46
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“Aeroporto, quando la sicurezza della gente diventa un business”

Di Giandomenico (Gil): “Dove vanno a finire tutti i soldi che milioni di passeggeri l’anno versano nelle casse di Adr?”

Il Faro on line – “E torniamo sempre sull’Aeroporto, la nostra non è una fissazione ma i problemi sono tanti e la pelle della gente una sola.. negli ultimi tempi assistiamo alle grandi manovre presso l’Aeroporto di Fiumicino, ampliamento, privatizzazioni di rami d’azienda… al privato che entra in aeroporto utilizzando le strutture che Adr ha realizzato su terreno demaniale. Lo ripetiamo sempre questo in maniera tale che chi non ha seguito i nostri precedenti articoli capisca il senso di quello che legge. Lo diciamo in italiano e non in politichese e lungi da qualsiasi demagogia e speculazione. A noi ci interessa solamente descrivere le avventure del lavoratore che deve arrivare a fine mese e soprattutto la maniera in cui ci arriva”. A parlare è Michele Di Giandomenico, membro di Gil, il Gruppo indipendente libero per Fiumicino.

“Dunque – prosegue Di Giandomenico – si parla di privatizzazioni, di rami d’azienda, non di quelli sugli alberi … ma di persone che passano da un’azienda all’altra quasi fossero pacchi depositati presso un ufficio postale… il mittente è conosciuto ma il destinatario a volte riserva spiacevoli sorprese come abbiamo visto prima per i colleghi della Ligabue, Alitalia e infine Flightcare: passare da una azienda solida quale ADR per trovarsi poi in strada a manifestare contro la cassa integrazione. Parole crude ma veritiere, fatti sotto gli occhi di tutti, dettate da una logica del profitto senza scrupoli”.

“Adr dunque sta privatizzando, ha venduto il duty free e raggruppato i colleghi della sicurezza in una società SRL (societa responsabilità limitata) mantenendo sempre la proprietà della suddetta  sicuramente in previsione di trovare un acquirente. Quindi è solo questione di tempo e prima o poi qualche compratore busserà alla porta”.

“Noi del gruppo Gil a questo punto ci facciamo subito delle domande: Se faccio file interminabili ai controlli di sicurezza dovute a un servizio ridotto all’osso, se ho visto tempo fa quei servizi trasmessi in tv per dimostrare i buchi della sicurezza aeroportuale, a fronte della percentuale che Adr percepisce sul costo del mio biglietto, chi mi garantisce che dopo il servizio sarà uguale o migliore? Dove vanno a finire tutti i soldi che milioni di passeggeri l’anno versano nelle casse di Adr? Perché poiché Adr svolge un servizio demandato dalla Polizia, quindi dallo Stato questi soldi non sono impiegati in migliorie? Perché la professionalità è sacrificata al fine del lucro favorendo il lavoro stagionale? Qui si parla di personale che dovrebbe essere altamente specializzato, gente che ci deve garantire un volo sicuro e come fa uno stagionale che lavora un mese sì e uno no quando va bene ad acquisire questa professionalità? Perché Adr deve guadagnare anche con la sicurezza? E che la Polizia e gli altri pubblici ufficiali sono a scopo di lucro? Che futuro per i colleghi della sicurezza Adr? Forse quello dei colleghi Ligabue, Alitalia e Flightcare che una mattina si svegliano e trovano la raccomandata della cassa integrazione nella buca delle lettere? Un futuro d’ansia anche per loro dovuto dal non rispetto degli accordi sindacali, dall’immobilismo dei sindacati stessi e dell’omertà generalizzata? E nella malaugurata ipotesi che accade una tragedia, chi farà da capro espiatorio questa volta?”