Un vademecum per evitare i furti di password

4 agosto 2012 | 12:40
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Un vademecum per evitare i furti di password

Il Faro on line – L’ultimo allarme è arrivato da Yahoo!, che nel mese di luglio ha annunciato di essere stato oggetto di un attacco informatico con il furto e la pubblicazione di migliaia di password e username. Ma è soltanto l’ultimo di una lunga serie di attacchi, che dimostrano ancora una volta come molti utenti siano poco scrupolosi nella scelta delle loro password. Se troppo semplici da individuare infatti le password possono cadere vittima di attacchi cosiddetti brute force: attacchi informatici a “forza bruta” basati sull’uso di dizionari di parole comuni, immesse automaticamente in un account attraverso l’impiego di appositi programmi. Contro intrusioni di questo tipo l’utente finale non ha la possibilità di difendersi efficacemente, anche se è possibile comunque limitare significativamente le intrusioni. Per questo nasce il Vademecum ESET NOD32, che fornisce un elenco puntuale delle cattive e delle buone regole da adottare quando si sceglie una password, per accedere a siti e servizi on-line. L’analisi dei dati sottratti ha infatti dimostrato come gran parte degli account trafugati avessero spesso password facili da indovinare o di uso molto comune (es. “password” o “123456”).

I 20 errori che un utente non deve mai commettere quando sceglie una password

1 Una parte qualsiasi del proprio nome
2 Il nome del proprio account, ovvero il cosiddetto UserID (identificativo utente). Di norma, per creare un account sono necessari due elementi: lo UserID, che molto spesso è rappresentato da un semplice indirizzo di posta elettronica, e una password. Mai usare come password il proprio UserID, devono sempre essere diversi l’uno dall’altra.
3 Qualcosa di meno lungo di 7 caratteri
4 Una parte qualsiasi del nome di un membro della propria famiglia (animali domestici inclusi) o, peggio, quello di un collega
5 Nomi di sistemi operativi
6 Numeri con significati particolari (ad esempio, numeri di telefono e targhe automobilistiche)
7 Nomi di luoghi
8 Cose preferite o più detestate
9 Facili associazioni con cose preferite o detestate: per esempio, “Aragorn” è una password pessima per un fan de “Il Signore degli Anelli”
10 Una qualsiasi parola dalla corretta grammatica, in inglese come nella propria lingua madre, specialmente quelle che con ogni probabilità sono incluse in dizionari di parole d’uso comune. Ad esempio, “il mio nome” è una password non idonea per chi parla italiano
11 Titoli di canzoni, persone famose, personaggi dei cartoni animati. In particolare evitare nomi quali “CharlieBrown”, “Snoopy”, “Kirk”, “Spock”, “McCoy”, “Pippo”, “Topolino” e così via
12 Nulla di così difficile da ricordare tanto da richiedere di essere scritto da qualche parte
13 Nulla che sia scritto tutto in maiuscole o minuscole
14 Nulla con il primo o ultimo carattere in maiuscolo e con il resto in minuscolo
15 Nulla che sia stato usato come esempio per un testo. Ad esempio, il celebre “Lorem ipsum”
16 Nulla che contenga solo lettere dell’alfabeto
17 Stringhe di caratteri o numeri che abbiano un significato particolare: numeri di telefono, date di nascita e così via
18 Parole di uso comune e popolari come “wizard”, “password”, “oggi”, “AAAAAAA”, “QWERTYUIOP” e così via
19 Anagrammi di un qualsiasi esempio fatto sopra, specialmente se basati su una semplice inversione di caratteri
20 Variazione ovvie come il premettere o il far seguire un numero a uno degli esempi già fatti.

Le 10 strategie migliori da seguire per scegliere una password sicura

1 Intervallare due parole. Ad esempio: Professor Putricide = PpRuOtFrEiScSiOdRe
2 Intervallare una parola con numeri. Esempio: Frodo 465 = F4r6o5do
3 Concatenare due parole, possibilmente usando un simbolo come delimitatore. Esempio: Bilbo Baggins = biLbO^bAGGinS
4 Se consentito, inserire dei caratteri di controllo o simboli che non siano alfanumerici (!@#$%)
5 Usare appositamente degli errori ortografici. Esempio: Luna = lUhnNA
6 Maiuscole e minuscole usate in modo non ortodosso. Esempio: caPitaLiSation
7 Acronimi che hanno un significato personale. Esempio: ICRMPW (I Can’t Remember My Password)
8 Sostituire le lettere con numeri o caratteri equivalenti e le parole intere con abbreviazioni (esempio: “I love you too” = 1LuVu2)
9 Non usare la stessa password in posti diversi
10 Usare una combinazione di tutte le tecniche mostrate sopra.

di Nemo 81