Sicurezza: “Gil chiede uomini al posto delle telecamere”

5 agosto 2012 | 15:01
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Sicurezza: “Gil chiede uomini al posto delle telecamere”

L’intervento di Mario Russo D’Auria, leader del Gruppo indipendente libero per Fiumicino

Il Faro on line – “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Già con la storia degli autovelox dicemmo che non è con le macchine che si può né garantire la sicurezza né far crescere l’educazione civica né aiutare l’economia delle famiglie. Ora ci viene detto che con i soldi dell’autovelox saranno comprate altre macchine, le telecamere. A quell’errore si aggiunge così un altro errore che darà poco o nulla al cittadino e molto alle casse del Comune e di chi avrà il compito di installare e mantenere le telecamere stesse”.

Su quel progetto presentato, da noi definito monco, non sappiamo se ci sarà impiego di uomini, quanto costerà installare e mantenere le telecamere. Insomma, ci è stato detto tutto ma non quanto costerà, o meglio quanto c’è a disposizione già destinato a questo scopo. Un’amministrazione seria fa le sue previsioni prima di dare corpo ad un progetto: quali sono i risultati previsti? Lo possiamo chiedere? Abbiamo già visto i risultati della prevenzione fatta con le macchine, cioè con l’autovelox, e non ci sono piaciuti. La prevenzione per sua natura ha bisogno di intuito, cosa che le macchine non hanno, e dunque va fatta dagli uomini.

Ciò che viene definito di “ultima generazione” come la centrale operativa di monitoraggio in realtà, per i criminali, è già vecchio. Dunque avrà il suo effetto con gli sprovveduti, non certo con la criminalità organizzata. 

Se non si può assumere uomini a tempo indeterminato, lo si faccia a tempo determinato; ma a me pare troppo comodo presentare le cose come obbligate da enti superiori, anche perché allora non si capisce a che serve avere un’amministrazione locale. Dico invece che in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando sarebbe il caso di lasciare stare gli articoli di legge così come sono e “interpretarli” in maniera tale da andare incontro alle esigenze reali della gente. Solo così l’economia riprenderà a camminare, ci saranno più posti di lavoro e, di conseguenza, meno fame in giro e meno criminalità indotta. Questa è la vera prevenzione.

Dunque – conclude Russo D’Auria – ridiscutiamo insieme queste decisioni, apriamo un confronto reale con la gente, con le associazioni; è ora di finirla col prendere decisioni senza ascoltare mai nessuno, calarle dall’alto e il più delle volte… fare danni”.