Marina Valensise sul palco del Premio Sabaudia

7 agosto 2012 | 00:30
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Marina Valensise sul palco del Premio Sabaudia

La scrittrice spiegherà perche’ “Il sole sorge a Sud”

Il Faro on line – Proseguono con Marina Valensise gli appuntamenti letterari del Premio Sabaudia Cultura 2012. Domani, martedì 7 agosto alle ore 19,00, è la volta di Marina Valensise, giornalista e scrittrice da poco nominato direttrice dell’Istituto Italiana di Cultura a Parigi che ci parlerà del suo ultimo lavoro letterario: “Il sole sorge a Sud”.

Il libro è un viaggio contromano da Palermo a Napoli via Salento, in un sud fatto di risorse e speranze in un paesaggio che sembra cristallizzato nel tempo, ridisegnando le potenzialità di cambiamento in regioni che stentano a decollare. 

Suggestivo l’accostamento delle regioni alle stagioni: estate-Sicilia; autunno-Calabria; inverno-Basilicata e Puglia; primavera-Campania: il Sud che rappresenta una propria intrinseca modernità, in grado di sconvolgere i criteri astronomici, per cui il sole non sorge più a est bensì a sud.

E’ una rilettura vivace e propositiva quella della Valensise, calabrese di Polistena, che nell’etimo greco è il luogo “dove il bello abbonda”. L’autrice fa parlare i luoghi attraverso il confronto e la descrizione delle persone che ne hanno messo in risalto le caratteristiche dal punto di vista agricolo, imprenditoriale, culturale e turistico.  

Partendo da un’analisi piuttosto intimista, ornata di odori dell’infanzia fra nonni cugini e zii, l’autrice accompagna il lettore tra ricordi diventati quasi miti: figure depositarie di quei valori di rispetto, rettitudine e dovere che fanno da contraltare ad una condizione apparentemente degenerata.

Tuttavia, l’autrice non discredita il Sud, anzi ne amplifica le capacità dando nome e cognome a quanti si prodigano per un riscatto nell’impresa e nella cultura. Un “viaggio contromano” nel quale anche storia e mito aiutano a comprendere il decadimento dei valori. 
Eppure le parole di Marina Valensise sono parole di fiducia nei confronti di quel Sud “antigomorra”, colmo di potenzialità umane e di patrimoni culturali sui quali si può decisamente fare affidamento. Da Pompei a Taranto, da Cosenza a Ragusa la questione meridionale come chiave per capire tutto quanto avviene in Italia. Per intervistare e pungolare l’autrice, torna sul palco del Premio il direttore de Il Tempo, Mario Sechi, che cercherà insieme al pubblico di comprendere le ragioni per cui l’Italia senza il Sud non può stare.Come sempre, alla presentazione seguirà il consueto question time con il pubblico.

Gli intermezzi musicali saranno curati da Luana Petrucci che, al termine, dirigerà la Banda Giuseppe Verdi per il tradizionale concerto d’estate. 

Ricordiamo che il Premio Sabaudia Cultura è promosso dall’Amministrazione Comunale di Sabaudia, con l’adesione della Presidenza della Repubblica ed il patrocinio del Senato, della Camera dei Deputati e dell’assessorato alle politiche sociali e famiglia della Regione Lazio.