L’insostenibile “pesantezza” delle acque di Anzio

12 agosto 2012 | 15:04
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L’insostenibile “pesantezza” delle acque di Anzio

Documento del centrosinistra compatto sul tema ambientale

Il Faro on line – Riceviamo e pubblichiamo il documento redatto e sottoscritto da Movimenti, Partiti politici ed Associazioni di Anzio dal titolo “L’insostenibile “pesantezza” delle acque di Anzio”. Nel documento si metono in luce alcune criticità. Poi l’attacco politico.

1) Da settimane la situazione della acque marine nella riviera di Ponente di Anzio è insostenibile a causa della diffusa presenza di liquami, sporcizia e sostanze organiche e non.  La balneabilità delle acque è assai dubbia. E non si possono certo escludere rischi anche seri per la salute dei bagnanti.  Molte peraltro sono state le proteste e le segnalazioni da parte di cittadini e bagnanti.  Sono stati segnalati anche alcuni ricoveri in ospedale forse riconducibili ad infezioni contratte in quelle acque. 
2) Campioni delle acque sono stati prelevati ormai da molte settimane dalla Guardia Costiera e trasmessi all’ARPALAZIO per gli esami del caso. A tutt’oggi gli esiti di tali esami non sono noti e nessun provvedimento è stato adottato dall’Amministrazione comunale, neppure per una doverosa e precauzionale tutela della pubblica salute. 
3) E’ evidente che il depuratore di Colle Cocchino non sta svolgendo la propria funzione. C’è anzi un filmato che mostra come nella zona di scarico del depuratore siano presenti nelle acque marine   liquami maleodoranti  anziché acque depurate. Inoltre non si può certo escludere che nelle stesse acque marine finiscano anche scarichi che dovrebbero invece confluire nel sistema fognario.
4) La causa di un tale desolante e preoccupante scenario è evidente: la dissennata politica di cementificazione, di mancanza di adeguate infrastrutture e l’incuria per l’ambiente ed il mare che hanno caratterizzato le politiche dell’attuale amministrazione.  Sì, proprio del mare che di Anzio dovrebbe rappresentare la principale risorsa da salvaguardare e valorizzare sia per la qualità della vita dei cittadini, che per l’economia locale e per ogni possibile sviluppo turistico della zona.
5) Un’Amministrazione che non diffonde dati sulla situazione e non adotta provvedimenti, ma che, al contrario, irride le preoccupazioni dei cittadini.  In un suo comunicato l’Assessore alle politiche ambientali, nonché Vicesindaco di Anzio, sig. Patrizio Placidi, sostiene che “è evidente come dall’uscita della condotta a servizio del depuratore Comunale di Colle Cocchino non si 
riscontrano presenze di materiale solido, ma bensì è rilevante la presenza di sabbia smossa da una condotta sottomarina a pressione”.  
Insomma liquami e sostanze organiche maleodoranti per il sig. Placidi non esistono, si tratta solo un ben strano tipo di sabbia galleggiante.  Tesi che in modo arrogante nega l’evidenza ed offende l’intelligenza dei cittadini.
6) Gli stessi gestori degli stabilimenti balneari sono in difficoltà non potendo  negare l’evidenza e  neppure adottare provvedimenti che non competono loro.  A loro l’Amministrazione Comunale chiede solo di esporre la famosa “Bandiera Blu” ottenuta dalla FEE e sulla cui concessione sarà opportuno avviare approfonditi accertamenti e controlli.
7) Per tutti i suindicati motivi alcuni movimenti, gruppi, associazioni e partiti politici hanno ritenuto indispensabili mobilitarsi e prendere  posizione chiedendo:
– che i risultati delle analisi condotte dall’ARPALAZIO siano immediatamente resi pubblici con esplicito riferimento al periodo ed al tratto di costa oggetto del prelievo, per rendere pienamente informati i cittadini sulle condizioni ambientali con riferimento al d.lgs. n. 195/2005 ;
– le dimissioni dell’assessore  Placidi per l’incapacità mostrata nel fronteggiare la situazione e  per le arroganti quando  offensive spiegazioni sinora fornite.

Si tratta solo di un primo indispensabile passo mentre si valuta l’opportunità di informare di tutto ciò la competente Procura della Repubblica per l’accertamento anche in sede penale di ogni eventuale responsabilità e di rivolgerci alla FEE per chiarimenti circa procedure, rilievi e controlli effettuati e che hanno portato alla concessione della “Bandiera Blu”. I  firmatari del presente documento con questa iniziativa intendono anche dare un messaggio di speranza ai cittadini di Anzio.  Speranza che, con la partecipazione attiva di tutti, sia possibile presto voltar pagina ed avviare il rinnovamento istituzionale ed amministravo di cui la città, i suoi cittadini, la sue economia  … ed il suo mare necessitano”.

Firmato:
Collettivo “Anzio un Progetto Democratico”        
Anzio Space – Associazione culturale 00042
Associazione ALZAIA Anzio-Nettuno                  
Partito Democratico di Anzio
Italia dei Valori-IDV di Anzio                            
Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra di Anzio
Sinistra Ecologia e Libertà-SEL di Anzio