“Rifiuti? Inutile invocare le regole se nessuno controlla”

13 agosto 2012 | 03:08
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“Rifiuti? Inutile invocare le regole se nessuno controlla”

Il leader di Gil: “Il Comune deve fare la propria parte, altrimenti sono solo chiacchiere”

Il Faro on line – “Fanno bene i rappresentanti dell’Associazione di imprese che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti a parlare di regole, solo che dovrebbero rispettarle tutti. E loro si sono dimenticati di citare un soggetto importsante, in questa storia”. A parlare è Mario Russo D’Auria, leader di Gil (Gruppo indipendente libero per Fiumicino). “Ho letto con attenzione l’intervista rilasciata al Faro on line – spiega Russo D’Auria -, e ci sono alcuni punti che non convincono. Va certamente dato atto che il servizio di raccolta ultimamente sia migliorato, con l’arrivo dei nuovi mezzi, ma va anche sottolineato che qaundo le critiche erano più aspre non c’era la situazione di oggi ma una ben più seria, e dunque anche le segnalazioni erano appropriate. Quanto al dossier che l’Ati sta preparando per il Comune, voglio dire che da anni la nostra azione sul territorio è finalizzata anche a segnalare quel tipo di disfunzioni, con tanto di fotografie, solo che… a nessuno gliene è mai importato nulla di darsi da fare per sistemare ciò che i cittadini segnalavano”.

“Ma la cosa che mi sta più a cuore – prosegue Russo D’Auria – è citare l’anello mancante della catena di regole che l’Ati ha dettato: ci sono loro che svolgono il servizio, ci sono i cittadini e poi c’è anche il Comune, che loro si sono dimenticati di chiamare in causa. E’ al Comune che spetta il controllo e l’eventuale repressione di chi opera contro la legge e a danno della collettività. E’ inutile parlare di regole se poi non c’è nessuno che le faccia rispettare. Inutile parlare di divieti se non c’è nessuno che commina sanzioni. E si badi bene: qua non si tratta di mettere le mani indiscriminatamente nelle tasche dei cittadini, ma di colpire solo quelli che usano la città come una pattumiera, vanificando tutti i soldi cjhe noi spendiamo per pagare la pulizia. Perché anche questo va ricordato: noi paghiamo di tasca nostra per avere le strade pulite, nessuno ci fa un favore”.Dunque – conclude Russo D’Auria – un appello al Comune: faccia la sua parte, anche con chi è potente e amico come i ristoratori o i balneari. Si faccia qualche nemico, ma tuteli la collettività”.