Discarica a Monti dell’Ortaccio, parlano i politici

23 agosto 2012 | 20:00
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Discarica a Monti dell’Ortaccio, parlano i politici

A confronto i commenti degli amministratori di destra e sinistra

Il Faro on line – Sulla questione della nuova discarica a Monti dell’Ortaccio riceviamo e pubblichiamo tutti gli interventi dei politici pervenuti in Redazione.

Santori: “Monti dell’Ortaccio scelta conservatrice e devastante”

“Sulla nuova discarica a Monti dell’Ortaccio, più che una scelta tecnica, quella del prefetto Sottile pare essere il frutto di una valutazione discrezionale allarmante. Anziché guardare al futuro, infatti, le istituzioni hanno scelto la strada più conservatrice e devastante per i nostri territori, ossia riaffidare nello stesso quadrante e nelle mani dello stesso privato una gestione del ciclo dei rifiuti che da decenni nuoce alla Valle Galeria e a tutta la città. Fanno bene i cittadini a non credere più nelle istituzioni, se questo è il massimo che lo Stato può offrire loro. Combatteremo fino alla fine per i diritti dei nostri territori”. Lo dichiara in una nota Augusto Santori, consigliere del Municipio XV del Popolo della Libertà, che il 4 settembre parteciperà alla manifestazione del Popolo della Nebbia.

Presidente della Commissione sicurezza di Roma Capitale, Fabrizio Santori

Montino: “Non è soluzione, ma presa per i fondelli”

“Chiude Malagrotta, forse. Sicuramente riapre Malagrotta 2. Le parole del Prefetto Sottile sull’idoneità di Monti dell’Ortaccio suonano come una sentenza di condanna alle orecchie degli abitanti dei XVI Municipio. Sono quattro anni che Alemanno e la sua amministrazione non affrontano il problema rifiuti della Capitale. Ama ha lasciato gli impianti a mezzo servizio senza che il centrodestra muovesse un dito per farli funzionare a pieno regime. Le percentuali di raccolta differenziata sono quasi ferme e solo dopo l’intervento del Governo, dopo due anni di nulla, la Giunta Polverini ha stanziato soldi per incrementarla. Senza politiche per favorire il riciclo e riuso dei materiali siamo al punto di partenza. Malagrotta era e Malagrotta è rimasta. Ma tutta la Valle Galeria ha già dato. Non possiamo accettare che a pagare gli errori del centrodestra di Comune e Regione siano i soliti noti. Chi, da anni, combatte per veder tutelata la propria salute. Siamo contrari a una scelta che sposta il problema di qualche centinaio di metri. Non è una soluzione, solo una presa per i fondelli di chi abita a Malagrotta e continuerà a vivere accanto ai rifiuti”

Capogruppo Pd, Esterino Montino

De Priamo (Pdl): “Appello commissione ambiente a rivedere scelta sbagliata”

“Roma Capitale si è già espressa in modo negativo, attraverso il voto unanime di una mozione presentata dalla commissione Ambiente e approvata all’unanimità dall’Assemblea Capitolina. Sono quindi convinto che il prefetto Sottile non potrà non tener conto della posizione netta da sempre tenuta dal sindaco Alemanno e da tutta l’Aula Giulio Cesare, indistintamente dalle differenti posizioni politiche. Decisione di contrarietà al sito che parte dal presupposto che Monti dell’Ortaccio, al di là delle caratteristiche tecniche, rappresenterebbe una scelta sbagliata perché insiste sull’ area della Valle Galeria, già fortemente penalizzata dalla presenza di Malagrotta e a serio rischio ambientale, a causa dalla presenza di numerosi impianti industriali potenzialmente inquinanti (inceneritori, raffinerie). La scelta in questione, poi, lascerebbe molti interrogativi dal punto di vista procedurale poiché si andrebbe a individuare in un’ area privata, che appartiene allo stesso proprietario di Malagrotta che, da mesi si proponeva per la gestione della discarica provvisoria. Se questa scelta dovesse essere confermata in via definitiva, in Commissione continueremo a lavorare in modo da  ribadire la nostra netta contrarietà che nasce, non soltanto dal forte sostegno alle legittime proteste dei cittadini dell’area, ma anche dal principio di equità, più volte ribadito in primis dal Sindaco: ossia che non può essere sacrificato ulteriormente un territorio che da decenni convive con la discarica più grande d’Europa. Per superare l’ emergenza rifiuti, Roma Capitale sta potenziando al massimo la raccolta differenziata e con il nuovo piano straordinario, che partirà nei prossimi mesi con il progetto pilota in IV municipio, potremo raggiungere risultati virtuosi. In questo modo la scelta dei siti sarà anche più semplice visto che gli stessi dovranno trattare una quantità minore di rifiuti”.

Presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale Andrea De Priamo

Maruccio (Idv): “Decisione gattopardesca, alemanno torni a studiare San Francisco”

“Tanto va la gatta al lardo, che ci lascia lo zampino. La lunga manfrina sui rifiuti si è conclusa nel modo che andavamo preannunciando da mesi, con interventi pubblici e in consiglio Regionale. E’ stato scelto di prolungare l’emergenza all’infinito, chiudendo una discarica e aprendone un’altra, anche se di fatto si tratta di un ampliamento della precedente. Il balletto in maschera si conclude nel più gattopardesco dei modi: non cambia nulla. Alemanno e Polverini non si assumono le responsabilità che i loro mandati imporrebbero e lasciano tutto com’è. Cerroni mantiene e anzi aumenta il suo potere di vita e di morte in materia di rifiuti. Roma e il Lazio non avranno neanche stavolta un sistema di smaltimento rifiuti moderno. L’italia dei valori – prosegue Maruccio – lotterà per fermare questa decisione e rilancia sin da subito la sua proposta alternativa, già sperimentata con successo a Napoli: smaltimento dei rifiuti all’estero per il periodo strettamente necessario alla costituzione di una filiera virtuosa di raccolta differenziata e riciclaggio e smaltimento ecocompatibile dei rifiuti. Un sistema uguale a quello di tutte le città moderne, insomma, dove non sia necessario continuamente individuare una nuova discarica per chiuderne un’altra. Per questo – conclude il segretario Idv – è forse il caso che Alemanno torni a San Francisco, stavolta non per diletto ma per studiare meglio un sistema di smaltimento rifiuti serio.”

Il capogruppo e segretario regionale dell’Italia dei valori, Vincenzo Maruccio

Di Stefano: “Adesso i politici difendano la gente della Valle Galeria”

“Non c’erano dubbi possibili, come da copione, ecco l’esito della giostra della ricerca del sito “provvisorio” della nuova discarica: Monti dell’Ortaccio… Non è affatto una novità inattesa, era invece ben evidente a chiunque avesse voluto guardare davvero dietro il mulino di chiacchiere degli ultimi mesi. Ma questa decisione è ingiusta e sconcia per la gente della Valle Galeria che, per quanto mi riguarda, non intendo abbandonare al suo destino.
Il fatto che, gira gira, si sarebbe tornati alla porta accanto di Malagrotta non lo dico ora per la prima volta, peraltro, ma lo dissi anche varie settimane fa direttamente a sua eccellenza il prefetto Sottile quando venne in audizione in Consiglio Regionale. All’epoca gli dissi chiaro chiaro e forse con poca diplomazia, che, di lì a poco, avrebbe finito col decidere di mettere la discarica a 500 metri da Malagrotta, ossia nel posto più sbagliato, nella zona di Roma dove c’è un tasso di mortalità largamente superiore alla norma a causa di tutto quello che insiste sulla Valle Galeria.
E così è stato… Ancora una volta, nascosti dietro l’emergenza e lo stato di necessità, gli interessi dei forti vincono contro quelli dei deboli; è un film visto e stravisto nel nostro Paese. E anche questo dissi allora, in Commissione Regionale al prefetto, tra l’ilarità generale, usando un modo di dire romano: ossia che avremmo rischiato di veder prevalere pure in questo caso “l’articolo quinto”, ossia quello che dice che chi c’ha il soldo ha vinto…
Ma io a questa ennesima presa in giro della gente della Valle Galeria non posso starci e non ci sto, resterò al loro fianco, anche se probabilmente le personalità, politiche e non, che verranno a sfilare contro Monti dell’Ortaccio non saranno altrettanto numerose di quelle che sfilarono tra le ville di Riano o tra le future lottizzazioni di Tivoli… La lotta della gente della Valle Galeria comunque non si fermerà davanti a questo finale che viene ormai presentato come già scritto. E se ormai la regola è che vince chi grida più forte, ebbene vederemo di essere in tanti a gridare lo sdegno contro questa decisione ingiusta e assurda e contro chi, da tempo, sta facendo il doppio e il triplo gioco. Ovviamente, è evidente che a protestare, davanti all’ingresso del sito di Monti dell’Ortaccio e alla fiaccolata del 4 settembre, mi aspetto di vedere anche i presidenti di Regione e Provincia e il sindaco di Roma”.

Consigliere regionale Marco Di Stefano

Tredicine (Pdl): “La Sinistra eviti di impartire lezioni”

 «Appare incredibile la sfrontatezza con la quale la sinistra tenta di impartire lezioni sulla questione rifiuti. L’opposizione dovrebbe ricordarsi di aver governato Roma per oltre quindici anni, e la Regione fino a due anni fa con risultati imbarazzanti, anche in questo settore: la solita politica dettata dall’immobilismo e dall’incapacità di trovare risposte adeguate. Non credo poi che le polemiche faziose aggiungano nulla di positivo al dibattito. Entrando poi nel merito, l’assemblea capitolina già ha espresso la perentoria contrarietà all’ipotesi di una nuova discarica che vada ad insistere su un’area, che già per troppo tempo è stata sacrificata. Perciò, auspichiamo si cambi rotta, in via definitiva, evitando di penalizzare ulteriormente il territorio della Valle Galeria».

Vice capogruppo Pdl di Roma Capitale Giordano Tredicine

Pasquali (Fli): “No al tiro al piccione su Sottile”

“È curioso che Comune, Provincia di Roma e Regione Lazio, con tutto il tempo che hanno avuto per decidere come gestire il dopo-Malagrotta, in una lunga e surreale serie di rimpalli di responsabilità, non sono state in grado di individuare un sito alternativo facendo scivolare anche la Capitale verso l’emergenza rifiuti. Ora, dopo aver scaricato la responsabilità della scelta su un commissario, giocano al tiro al piccione sulla decisione di Sottile».

“Un fallimento, quello delle politiche di gestione dei rifiuti, particolarmente grave per il sindaco Alemanno – continua Pasquali -, che in quattro anni di mandato, con l’assessore all’Ambiente Visconti e l’attuale direzione Ama, non è stato in grado di cambiare alcunché, condannando Roma a “capitale del cassonetto”. Ritengo che, se costoro non sono in grado di prendere in mano le redini della situazione, non abbiano ormai alcun diritto di commentare le decisioni del commissario Sottile”, 

Vice presidente della commissione Ambiente alla Regione Lazio, Francesco Pasquali