Case popolari, raid notturni di zingari e romeni per insediarsi negli appartamenti

Il grido di allarme degli inquilini: “Il Comune ci aiuti”. La scorsa notte quattro persone sono state fatte sgomberare dalle forze dell’ordine
Il Faro on line – Succedono starne cose in via Caleari a notte fonda. Nella palazzina, corrispondente al civico numero tre, gli inquilini da qualche tempo, non dormono sogni tranquilli. Strani personaggi che si aggirano furtivi nei giardini, rumori di passi che perrcorrono velocemente le scale interne, brusio indistinto di voci, colpi di martello. Siamo al Villaggio Azzurro e una abitazione delle case popolari sembra sia finita nel mirino di zingari e romeni. Una contesa che sembra andare avanti da alcune settimane. Per essere precisi dal momento in cui l’affittuario ha lasciato il proprio domicilio. Ebbene, per motivi misteriosi, la notizia si è diffusa nel mondo della microcriminalità, tanto che, sono iniziate delle vere e proprie incursioni notturne per accaparrarsi l’appartamento.
Si appostano tra i cespugli oppure fanno finta di passeggiare per vie limitrofe… poi, quando l’ultima luce è spenta, si lanciano alla conquista dell’appartamento. L’operazione però ha quasi sempre lo stesso epilogo. Il mattino seguente all’arrivo delle forze dell’ordine tornano tutti a casa… così, la sera successiva, altri pretendenti tentano di mettere a segno il colpaccio.
Al di là dell’ordine pubblico il problema che gli inquilini mettono in evidenza è quello relativo alla sicurezza. “E’ mai possibile – si domandano – che a casa nostra siamo costretti a trincerarci nelle nostre abitazioni perché gente losca, armata di cacciaviti e martelli, si aggira per le nostre palazzine? E se malauguratamente uno di noi incappa con uno di loro mentre è intento a scassinare la porta di ingresso, quale potrebbe essere la sua reazione?”.
Questa notte, fatta saltare la serratura, un gruppo di quattro persone composta da uomini e donne era riuscito a insediarsi all’interno dell’appartamento. Il rumore generato nel corso del “trasloco”, però, non è passato inosservato e, alle prime luci dell’alba, i nuovi arrivati hanno ricevuto la visita di carabinieri, agenti di polizia e vigili urbani.
“La paura e tanta, soprattutto per le donne e i bambini. Chiediamo agli enti competenti – affermano gli inquilini – che l’appartamento venga messo in sicurezza e che si trovi un rimedio definitivo a queste continue incursioni che mettono a repentaglio l’incolumità pubblica”.
Riccardo Ragozzini