Mauro Porcelli: “Fiamme contro la verità”

8 ottobre 2012 | 04:07
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Mauro Porcelli: “Fiamme contro la verità”

“Strane coincidenze si rincorrono nel tempo, con episodi di incendi… intelligenti”

Il Faro on line – “E’ di queste ore la notizia che – ignoti – hanno dato alle fiamme l’archivio dell’ufficio tecnico del comune ardeatino, e le fiamme “intelligenti” avrebbero colpito (stando a quanto riportato sui quotidiani) proprio le pratiche ed il settoresui quali da tempo corrono voci “malevole” ed indagini della magistratura. Tali episodi riportano alla mente ciò che accadde quando ad Ardea si insediò la commissione di accesso, ed una “manina” furbetta diede alle fiamme la serranda di un garage nelcentro storico”. A parlare è Mauro Porcelli, presidente dell’associazione Civiltà.

“Nel tempo – prosegue Porcelli – abbiamo imparato che ad Ardea, quando si lavora per accertare scomode verità e nella necessità ormai irrinunciabile di fare chiarezza sulle tante vicende torbide che appaiono sui giornali – affidamenti diretti in appalto, vendita abusiva di loculi, gestione di servizi mai fatti etc- i documenti relativi, o spariscono, o prendono fuoco (non si comprende se per caso fortuito o per dolo…).

Personalmente ho percepito diverse manifestazioni di interesse “indesiderato” sul settore tecnico, subendole anche in prima persona, ragion per cui duole vedere che – ora come allora – i soliti personaggi, mandanti o autori che siano, agiscono indisturbati, riuscendo ancora a sottrarsi alle maglie della giustizia. Ciò che accade pare riguardi proprio ben precise pratiche legate a vicendesulle quali si auspica un celere intervento dell’Autorità Giudiziaria, protagonisti delle quali pare siano anche personaggi che attualmente governano il nostro paese.

“L’immagine della cittadina ardeatina – dice ancora Porcelli – è letteralmente distrutta, una emorragia di notizie fatte filtrare verso i giornali al solo scopo di colpire e mai di fare chiarezza. I cittadini devono sapere che ogni ente locale che sirispetti ha l’onere di costituirsi parte civile verso quanti infangano il buon nome del Municipio, perché oggetto di indagini relative a gravi reati contro la pubblica amministrazione. Ad Ardea evidentemente non è così. Anzi, ad ogni indagine scomoda, intervengono le manine degli interessati o degli amici, a mettere in sicurezza ogni possibile “fuga di notizie”. La popolazione è stufa dileggere solo comunicati di autoreferenziali complimenti a chi multa l’omino delle ciambelle, od il povero ambulante senza licenza, aspettando invece che chi gestisce sodalizi affaristici, venga individuato e punito.

Quello che la nostra associazione vuole mettere in rilievo, non è  il fatto in se, ma la necessità di stabilire che tali episodi,chirurgici, non possono essere liquidati semplicemente quali atti di micro criminalità, generica e molto poco politica, ma vanno ricondotti a quanti effettivamente hanno interessi diretti su quelle pratiche date alle fiamme. Nel nostro recente articolo abbiamo messo in rilievo affidamenti diretti per centinaia di migliaia di euro. Speriamo che chi di ragione se ne occupi in tempo e comunque prima che forme di autocombustione cancellino tutto.

Sempre nella stessa logica di informazione doverosa alla cittadinanza, merita dare cronaca ad un’altra  brutta pagina nella storia di Ardea. E’ qualche mese che si rincorrono le notizie secondo le quali il Municipio starebbe per esser trasferito dalla palazzina di Rio verde, e gli uffici portati in altre sedi – sarebbe bene capire quali – e puntualmente ripartono le fiamme, che distruggono documenti, creando anche problemi strutturali agli immobili, stando a quanto riportato nell’articolo a firma di Luigi Centore, il quale non esclude problemi statici e di messa in sicurezza. Tutto questo potrebbe imporre spostamenti urgenti in altre sedi, magari piùtranquille. Che dire, ad Ardea accade sempre tutto ai nemici del sistema, in altre situazioni – magari traballanti – tutto rimane nelsilenzio tombale della intelligence locale fatta di pensatori e strateghi dell’affare”.