Reddito pubblico dei politici, non facciamoci prendere in giro

8 ottobre 2012 | 04:41
Share0
Reddito pubblico dei politici, non facciamoci prendere in giro

Nella Terza Repubblica il punto fondamentale della trasparenza non devono essere i “740” ma le cose realizzate per la collettività

Il Faro on line – Ultime notizie: anche i redditi e il patrimonio dei consiglieri e degli assessori come auto e case di proprietà, d’ora in poi dovranno essere resi pubblici online come quelli dei ministri. Lo prevede il decreto legge sui costi della politica approvato dal governo. Assieme al contenimento degli stipendi sono condizioni necessarie per ottenere i fondi statali da parte delle Regioni. Stesse regole di trasparenza valgono per i finanziamenti ai gruppi politici.

Di primo acchitto sembrerebbe la classica notizia per cui gridare; “Finalmente!”, e pensare così di poter leggere dentro i bilanci personali di ciascun politico e capire così quanto sia onesto. Scusate se dissento, ma è proprio questo il punto: la luce di questa norma è così abbagliante da cancellare tutto ciò che c’è intorno, impedendo così di vedere dove invece dovremmo tutti guardare. Intendiamoci, è una norma sacrosanta, e meno male che ci si è arrivati, ma non risolve né il problema della corruzione né quello dell’arricchimento indebito né tantomeno quello dell’inerzia della Amministrazioni, che alla collettività spesso costa più delle stesse mazzette.

Non penso di essere poi così lontano dal sentimento della gente nel fare alcune considerazioni. Il politico deve intendere il proprio ruolo come “missione”, come “servizio”. E allora invece di aspettare che una legge imponga la trasparenza, comincino lor signori a rinunciare preventivamente e pubblicamente alle indennità, alle auto blu, ai privilegi, ai lampeggianti, agli autisti. Se esitono ruoli da 14.000 euro al mese, rinunciassero e 10.000 di quei soldi per reinvestirli in “utilità”. E a chi replica che ci sono posti da consigliere dove si guadagna solo un rimborso di poche centinaia di euro, chiediamo altro: di rinunciare ai privilegi come le auto blu (spesso le cariche più alte, anche di un semplice comune, si beano di questo privilegio), di rinunciare ai rimborsi per ogni singola seduta, visto che i permessi sindacali sono già retribuiti. E di pubblicare on line – oltre ai redditi- anche i risultati di ciò che l’amministrazione fa per il cittadino, ad obiettivo, come i manager delle aziende private; quelli che se non sanno fare il proprio lavoro li licenziano in tronco (parlo di aziende private “pure”, non dei carrozzoni privati su scocca statale). Bisogna impegnarsi a dire trimestralmente lo stato delle opere, sottolineando anche le difficoltà. Una vera e propria agenda pubblica, ad uso e consumo dei cittadini, che fino a prova contraria sono lo sfruttatissimo “popolo sovrano”

Non basta. La politica al servizio dei cittadini significa che io – singola persona – per poter parlare con un sindaco non ci devo mettere 20 giorni di anticamera o appuntamento se mi va bene; io che ho votato ho diritto a confrontarmi, sta ai politici trovare i giusti metodi, e non saperli trovare nellì’epoca della globalizzazione significa già dare dimostrazione di non saper stare al passo con i tempi. Questa è la “politica 2.0”: non devi essere premiato perchè sei un bravo amministratore ma il premio consiste nell’amministrare con onestà e trasparenza in nome (e per conto) del popolo.

Non lasciamoci incantare dai tagli della politica; quei tagli andavano fatti già due Repubbliche fa. Il taglio netto va dato alla malapolitica esercitata fino ad oggi. Le prossime elezioni – comunali, regionali, politiche – sono un banco di prova. Io voterei chi riuscisse a convincermi di voler passare nella sua azione amministrativa dal concetto di avere come riferimento “i cittadini” al concetto de “il cittadino”. Uno, unico e irripetibile, come il suo voto. E voi?

Angelo Perfetti
Vuoi commentare gli Appunti di viaggio? Scrivi ad a.perfetti@ilfaroonline.it
I post non più lunghi di dieci righe saranno pubblicati subito sotto all’articolo

VIDEO ♦ In home page la puntata settimanale di Dentro Fiumicino, approfondimento del Faro on line sull’attività politica locale. Per una visione senza interruzioni si consiglia di cliccare sull’icona YouTube appena sotto al video.