Incendio all’ufficio tecnico, indagini dei carabinieri a tutto campo

10 ottobre 2012 | 12:00
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Incendio all’ufficio tecnico, indagini dei carabinieri a tutto campo

I militari dell’Arma sembra vogliano visionare alcune pratiche e qualche vecchio contratto d’affitto

Il Faro on line – E’ ancora sotto sequestro giudiziario lo stabile dell’ufficio tecnico comunale che nella notte tra sabato e domenica scorsa è andato a fuoco distruggendo quasi in toto il settore demanio, uso civico, cimiteriale e ufficio demolizioni coatte. 
Intanto proseguono senza sosta le indagini del comandante Antonio Landi della locale tenenza il quale ha convocato e interrogati quanti dei dipendenti comunali erano assegnati a quei settori. I carabinieri sembra vogliano visionare alcune pratiche e qualche vecchio contratto d’affitto, che per prenderlo dagli uffici posti sotto sequestro dovranno ottenere un dissequestro provvisorio che potrebbe permettere ai carabinieri di entrare e visionare quanto a loro interessa e ai dipendenti del comune di traslocare in altra sede documenti e quanto resta della mobilia. 
In un primo momento si era parlato che gli uffici venissero trasferiti a Tor San Lorenzo nello stabile dell’ex patio dove il comune ha una porzione di immobile oltre a quella che aveva già da sei mesi affittato. L’ufficio tecnico invece verrà trasferito provvisoriamente per disposizioni politiche, pratiche e per richiesta dei tecnici locali in via Francesco Crispi   fatta eccezione dell’ufficio cimiteriale e ambiente che resterà sempre provvisoriamente ove è stato allestito fin da dopo l’incendio nel nuovo stabile dell’autoparco. 
Tutti gli uffici di via Francesco Crispi verranno trasferiti a Tor San Lorenzo. Via Francesco Crispi resta comunque una sistemazione provvisoria anche se a differenza del locale incendiato ha un ampio parcheggio per tutti e non soltanto per i politici e dipendenti. La provvisoria sistemazione garantisce tra l’altro una maggiore sicurezza trovandosi in un centro densamente popolato. Certo questa volta sembra che siano state date precise disposizioni politiche affinché  i pochi soldi a disposizione dell’amministrazione, non servano ad  installare  motori per cancelli automatici per favorire l’accesso a politici e dipendenti, bensì all’installazione di funzionanti sistemi di sicurezza elettronici, quei sistemi che sono mancati ad un ufficio “sensibile” quale l’ufficio tecnico comunale, sistema di sicurezza che se qualcuno avesse pensato di installare forse non ci sarebbe stato un atto criminale come quello dell’incendio o l’incendio avrebbe provocato danni minori. 
I tecnici liberi professionisti domani prima del consiglio comunale incontreranno il sindaco  per sapere la più probabile data di ripresa dei lavori. Nel frattempo tutte le attività urbanistiche sono sospese se non quella del protocollo dello sportello unico ubicato nella sede centrale come pure sono state sospese le due ditte che hanno in gestione il rilascio dei permessi a costruire. E proprio per queste sospensioni di attività che si chiede anche l’interruzione dei termini dei trenta giorni di visione della variante urbanistica al piano particolareggiato di recupero “Rio Verde”, anche in virtù che ancora non è stato possibile ottenere causa incendio, nessuna documentazione ma la sola visione degli atti. 

Luigi Centore