Devastati i giardini del Parco intitolato a Simone Costa

16 ottobre 2012 | 03:26
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Devastati i giardini del Parco intitolato a Simone Costa

Stefano Costa: “La Protezione civile comunale è intervenuta per tagliare i rami di un albero caduti a terra per il forte vento. E li ha abbandonati sulle aiuole, senza segnalazioni, pericolosamente sporgenti e distruggendo fiori e piante”
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Il Faro on line – “Hanno praticamente distrutto una parte dei giardini del parco intitolato a Simone, senza alcuna necessità effettiva di farlo. L’azione di ieri sera non è stata degna della Protezione civile ma di una protezione assolutamente incivile”. Lo sfogo è di Stefano Costa, che con l’associazione “We love Simone” ha totalmente ristrutturato il parco di via del Serbatoio rendendolo un giardino a disposizione di tutti, specialmente dei giovani.

Ma cosa è accaduto? Tutto nasce ieri sera intorno alle 21 quando i vigili urbani vengono allertati: vicino al Parco Simone Costa un albero non ha resistito alla furia del vento ed è crollato a terra. O meglio, parte dell’albero, all’incirca la metà della chioma. Giro di telefonate, e alle 21,30 la Protezione civile comunale è pronta a eliminare il pericolo dei rami a terra. Solo che… invece di mettere in sicurezza l’area delimitandola con il consueto nastro bianco e rosso scegliendo una parte del giardino mattonata e dunque di facile utilizzo per lo stoccaggio di rami, ha pensato bene di tagliare i tronchi in porzioni più piccole gettandoli letteralmente sopra le aiuole che abbelliscono il parco, senza curarsi di distruggere in tal modo le piante che tanto lavoro (e soldi) sono costate.

“Eppure a pochi metri di distanza – spiega ancora Stefano Costa – c’era un bel piazzale libero, che sarebbe stato perfetto per sistemare i rami in attesa di essere portati via”. I residenti, che nel frattempo si erano affacciati colpiti dal rumore della motosega, hanno provato a dire ai volontari che non era quello il modo di effettuare quel tipo di operazione, ma non c’è stato nulla da fare. All’episodio erano presenti anche i vigili urbani, che però avevano il compito di curare il traffico ed evitare che qualcuno si avvicinasse fino a farsi male; l’intervento vero e propri era nelle mani della Protezione civile comunale.

Anche il discorso della messa in sicurezza, alla fine, è stato relativo. Come è possibile vedere bene dalle foto, i tronchi escono anche di parecchio dall’alveo dei giardini (che nel frattempo sono pressoché distrutti), restando così un pericolo per i passanti. Che nel caso specifico di questa mattina sono genitori e alunni che si recano alla vicina scuola. Niente segnalazioni, niente recinzioni, solo mucchi di rami e arbusti accatastati sopra ciò che resta dei giardinetti. “Siamo furiosi e avviliti – conclude Stefano Costa -. Non è solo per la mancanza di rispetto verso ciò che questi giardinetti rappresentano, ma per l’inutile operazione di una cosiddetta messa in sicurezza che non c’è stata. E per la miopia di chi non ha voluto spostare di pochi metri dei rami che erano già a terra (nessuna operazione è stata fatta sulla chioma tant’è che è rimasta pericolosamente a metà e dunque a favore di vento, ndr) e che poi ha comunque tagliato. Questo è un parco dedicato ai giovani; e non è così che diamo loro un buon esempio”.
Ang.Per.