FederBalneari a Roma per il “dopo 2020”: ancora 8 anni per non poter investire

18 dicembre 2012 | 03:56
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FederBalneari a Roma per il “dopo 2020”: ancora 8 anni per non poter investire

Il Presidente Papagni: “Non possiamo stare ancora fermi in attesa che qualcuno ci dica su quali leggi possiamo contare”

Il Faro on line – La conversione in legge del Decreto Crescita, avvenuta lo scorso 13 Dicembre dopo il voto di fiducia del Governo, è al centro dell’incontro di Giunta Nazionale tenutosi a Roma, nel lido di Ostia. La mini proroga di 5 anni è stata accolta con“cauta”soddisfazione, spiega il Presidente di FederBalneari Renato Papagni;  i rappresentanti regionali delle Assobalneari aderenti alla federazione nazionale di tutto il paese, hanno infatti trasmesso nel corso della riunione gli umori e le idee raccolte sulle coste italiane.

Nell’aria, oltre al calore degli auguri di Natale, il sentore di un grande cambiamento che presto, molto probabilmente con  il prossimo Governo, si realizzerà nel mondo balneare.In primis un segnale di apertura, che il Presidente Papagni manda ai suoi colleghi imprenditori delle altre  sponde sindacali: “Si è stabilito di aprire un confronto con le altre  realtà di rappresentanza, FederBalneari Italia presenterà un proprio documento strategico che la Giunta ha deciso di elaborare prima del nuovo anno”.Il passo successivo sarà quello di interloquire con le maggiori rappresentanze politiche che si presenteranno alle lezioni del prossimo febbraio. Per questo, commenta Papagni, “è auspicabile che anche le altre associazioni di categoria riescano a comprendere l’importanza di presentarsi innnansi al Governo con lo stesso obiettivo”. 

La Giunta Nazionale ha valutato in termini generali l’opportunità che, con la mini-proroga di 5 anni, il Governo uscente ha lasciato in eredità agli operatori del settore. Non possiamo stare ancora  8  anni fermi, in attesa che qualcuno ci dica su quali leggi dobbiamo contare, spiega il Presidente Papagni –  Non si può rinnovare l’offerta turistica con un piano di 5 anni.

La Federazione Nazionale dei Balneari, caratterizzata da una forte matrice imprenditoriale, non nega le profonde perplessità sui 5 anni di tempo concessi dal Governo Monti per realizzare quegli investimenti richiesti dall’Europa, al fine di adeguare le imprese italiane alle regole della  libera concorrenza.