Assistenti scolastiche di Ardea in sciopero, e assistenza domiciliare in gara

16 gennaio 2013 | 16:54
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Assistenti scolastiche di Ardea in sciopero, e assistenza domiciliare in gara

Prc: “Ancora ritardi sull’erogazione degli stipendi alle assistenti scolastiche che affiancano i ragazzi con disabilità”

Il Faro on line – “Ancora ritardi sull’erogazione degli stipendi alle assistenti scolastiche che affiancano i ragazzi con disabilità. Era avvenuto a ridosso delle elezioni comunali, e sarà un caso , si ripete a ridosso delle elezioni regionali, come se le cose potessero essere concatenate, come se la gestione dei servizi potesse avere collegamenti politici”. Lo afferma una nota di Rifondazione comunista, ricolo di Ardea. “Ma questa volta – è scritto – le operatrici della cooperativa che gestisce l’assistenza scolastica, promettono uno sciopero, previsto per  Lunedi’,  e lo fanno attraverso un informativa alle famiglie degli alunni disabili delle scuole di Ardea.

Del resto – prosegue la nota – la loro penalizzazione non puo’ continuare ad essere il parafulmine di una gestione a nostro avviso poco funzionale. Intanto la scadenza  dei termini sul rinnovo dell’appalto per l’assistenza domiciliare, tiene tutti col fiato sospeso, operatori, famiglie, utenti. In una determina dal sito del comune, accessibile ai cittadini, si evince la gara, i requisiti, ma non i nomi delle cooperative che partecipano, tanto meno il numero. È pero’ ben  visibile una determina che detta  la riduzione severa del numero delle ore dedicate al sevizio.

Il giorno 16 novembre, si apriranno le buste, si saprà il nome del vincitore dell’appalto, e magari chissà anche altre notizie, per ora è certa la non partecipazione della cooperativa che stava eseguendo l’assistenza domiciliare. Tasto doloroso e servizio essenziale,ma sempre più in  pericolo per via dei tagli feroci inflitti Pur riconoscendo questo come servizio non obbligato, come al contrario l’assistenza scolastica, dobbiamo sottolineare oltre l’importanza, la necessità e il dovere di non abbandonare le famiglie coinvolte in questa situazione, in considerazione del fatto che questa è in assoluto l’unica forma di “generosa solidarietà” che il comune di Ardea, adotta verso i suoi cittadini più deboli. Stando cosi’ le cose, qualcuno sarà penalizzato, e costretto a  cavarsela coi propri mezzi, siamo curiosi di vedere come il comune deciderà di falciare, con quali criteri e quali graduatorie metterà in atto, per stabilire chi è fuori! Per ora non possiamo che augurare tutto il bene ai dipendenti…”