“Femminicidi” e programmi elettorali

6 maggio 2013 | 20:00
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“Femminicidi” e programmi elettorali

Idee e iniziative degli esponenti politici locali candidati alle prossime elezioni

Il Faro on line – L’emergenza chiama, la campagna elettorale risponde. E così, il tragico evento di Dragona ha scatenato la fantasia programmatica di esponenti politici locali e candidati alle prossime elezioni del municipio X di Ostia. Una vera marea programmatica, per tentare di porre una soluzione a episodi come quello che ha colpito la sfortunata ragazza assassinata venerdì scorso.

E’ un “problema da affrontare subito”, secondo Giulio Notturni, candidato alla presidenza con la Lista Alfio Marchini. “Un nuovo omicidio che insanguina il nostro territorio. E’ necessario che l’amministrazione di Roma Capitale istituisca uno sportello antiviolenza ed anche che vi sia una legislazione più attenta ed efficace che si aggiunga al reato di stalking. E per le situazioni più critiche bisogna pensare a dei centri di accoglienza. Non si può rimanere a stare a guardare: l’amministrazione intervenga!”. 

Per Gianfilippo Lange, invece, “occorre avviare un piano nazionale di formazione e sensibilizzazione coinvolgendo le scuole e le giovani generazioni, e servono misure legislative immediate per contrastare e prevenire con le adeguate misure repressive le intenzioni di uomini e mariti violenti”. Simile il parere di Andrea Gasparini, dei Verdi: “Considero inoltre indispensabile l’istituzione degli sportelli antiviolenza e dei call center: una telefonata, infatti, potrebbe aiutare molte donne che magari hanno timore o vergogna a recarsi direttamente ai centri. Da ultimo, chiedo che la legge sullo stalking sia più efficace”.

La repressione, invece, è l’arma migliore per il Movimento 5 Stelle. Almeno così si evince dall’intervento di Paolo Ferrara: “Occorre riconsiderare e aumentare la presenza delle forze dell’ ordine nel nostro territorio poiché in questi anni abbiamo assistito ad un progressivo ed inspiegabile accentramento di forze di polizia per la protezione dei politici e dei palazzi mentre nei quartieri quasi non si nota più la presenza di volanti e agenti della polizia e dei carabinieri. Speriamo che la cittadinanza si unisca a noi per cambiare veramente non solo la politica, ma anche la cultura del nostro Paese”.

Chissà, però, se effettivamente la politica municipale può fare davvero qualcosa per evitare fatti di cronaca di tale entità. Ma in campagna elettorale, si sa, tutto è possibile.
Giorgio Migliore