“Criminalità, basta sciacallaggi servono proposte”

10 maggio 2013 | 00:56
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“Criminalità, basta sciacallaggi servono proposte”

Il candidato al Consiglio del municipio X interviene sui recenti fatti di cronaca nera che si sono verificati sul territorio

Il Faro on line – Due omicidi di donne inermi in pochi giorni a Dragona, nell’hinterland del municipio X, (ex XIII) di Roma Capitale. In questi giorni si stanno registrando molti episodi criminali in tutta Italia, ma anche nel nostro territorio, che colpiscono in generale le persone più indifese.

Su questo argomento interviene Antonio Caliendo, consigliere uscente del Partito democratico del municipio X, (ex XIII) e ricandidato, con un lungo percorso di esperienze nel sociale. “Dopo i recenti fatti di cronaca in tanti mi hanno chiesto una dichiarazione, ma non intendo ‘approfittare’ dell’occasione per fare dello sciacallaggio politico sul dolore di famiglie distrutte, che hanno subìto il dolore della perdita delle proprie care”, dichiara l’esponente politico: “dobbiamo invece affrontare questa situazione al di là dei singoli, seppur gravissimi, episodi, che difficilmente potremo comunque impedire totalmente facendo ‘squadra’ tutti insieme”.

Ed a questo riguardo, in tutti questi anni anni Antonio Caliendo ha costruito intorno al termine solidarietà un concetto più ampio: “Quando parliamo di solidarietà non dobbiamo pensare solo a chi vive in condizioni di disagio o sta affrontando dei problemi gravi. Viviamo infatti in un’epoca complicata, peggiorata anche dall’attuale crisi economica, in cui persone che fino ad oggi hanno avuto una cosiddetta vita normale, possono piombare dall’oggi al domani in situazioni di indigenza”.

Spetta allora all’amministratore e al politico trovare delle proposte e delle soluzioni. “In questi anni”, spiega l’esponente democratico, “abbiamo fatto diverse proposte come la Casa della Donna, per le quali forse qualcuno ora dovrebbe vergognarsi visto che sono state considerate ma rifiutate”, osserva: “ma voglio fare anche un’autocritica: forse erano proposte isolate e non inserite in un contesto più ampio”.

Per questo, secondo Antonio Caliendo, occorrerebbe estenderle ad un contesto più ampio già esistente sul territorio. “Il nostro municipio ha una rete di comitati di quartiere molto attivi che dovrebbe essere maggiormente valorizzata. I comitati potrebbero pertanto avere un ruolo più ampio: oltre ad ad evidenziare, giustamente, le mancanze dell’amministrazione, potrebbero essere dei nuclei di contatto sul territorio. Dovremmo trovare il modo di costituire in ogni quartiere un luogo di incontro, dove donne single, anziani, persone che hanno perso il lavoro, possano trovare una parola di conforto, un aiuto per quanto riguarda i problemi pratici della vita e, soprattutto, la sensazione di non sentirsi soli”.

“Ciò non significa che io intenda delegare ai cittadini quello che è compito delle istituzioni, ma dobbiamo affrontare la realtà: innanzi tutto c’è un decadimento forte dei valori umani che dobbiamo contrastare tutti insieme, porta a porta”, chiarisce: “è inoltre innegabile che le istituzioni siano in difficoltà e che ci siano poche risorse per gli assistenti sociali. E ancora meno per le forze dell’ordine che non possono pattugliare h24 un territorio così ampio dove vivono circa 300mila persone”.

“Lancio per questo un’altra proposta”, afferma Antonio Caliendo: “se eletto mi piacerebbe organizzare una volta a bimestre un incontro tra i comitati di quartiere, le associazioni di volontariato, i rappresentanti delle forze dell’ordine e dei servizi sociali del municipio. Un modo per fare “squadra” parlando apertamente delle problematiche da risolvere, delle emergenze e, magari, anche di qualche risultato raggiunto”.