L’estate incandescente del “Rock in Roma”

10 maggio 2013 | 00:56
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L’estate incandescente del “Rock in Roma”

Tra i tanti artisti che si esibiranno ricordiamo: i Deep Purple, Bruce Springsteen, Neil Young, Iggy and The Stooges e Toto

Il Faro on line – Fra The Boss e i Blur, sognando lo Stadio del Rock. Quella del 2013 sarà probabilmente l’estate migliore dai primi anni ’70 ad oggi per i romani appassionati di musica internazionale. E molto del merito va al festival Rock In Roma, che nel giro di 60 giorni riuscirà a portare nella Capitale i migliori nomi della musica mondiale che abbiano previsto un tour o comunque delle date europee. E così, se il fiore all’occhiello della manifestazione sarà sicuramente il concerto di Bruce Springsteen, detto il “Boss”, insieme alla sua storica E-Street Band, i nomi che vi si affiancano non sono certo da meno. Mark Knopfler, Neil Young, Deep Purple, Iggy and The Stooges e Toto per chi ha qualche anno in più, ma anche mostri sacri ‘contemporanei’ come Green Day, Rammstein, Smashing Pumpkins, oppure esponenti della musica indie più recente, come The Killers, Arctic Monkeys, My Bloody Valentine e Sigur Ros. Non mancheranno il divertimento impegnato degli Ska-P, la sorpresa di Tom Yorke leader del supergruppo Atoms For Peace e due pillole di musica italiana con Max Gazzé e Daniele Silvestri, “gli unici italiani che abbiamo voluto ospitare e che sono graditi”, come ha voluto sottolineare Massimiliano Bucci, uno degli organizzatori e in particolare curatore del casting. In tutto ciò, gli artisti maggiori autograferanno una chittarra Gibson Diavoletta che verrà donata a un personaggio romano, possibilmente una donna, che sarà nominata dai giornalisti.

Al grande cast, che era stato reso noto da tempo, si aggiungono anche molte novità organizzative. A cominciare dai tre palchi allestiti all’interno dell’area dell’Ippodromo di Capannelle: il White Stage, il più grande, che verrà utilizzato solo per Bruce Springsteen, poi il Red Stage ed il Black Stage (il solito) dove saranno posizionati gli artisti a seconda dell’afflusso previsto. Non solo: per evitare i problemi verificatisi lo scorso anno con i Radiohead (quando il traffico si paralizzò per ore a notte fonda) è stato introdotto un servizio continuo di navette da Roma Termini, mentre sono state stipulate convenzioni con Trenitalia e con l’aeroporto di Ciampino. 

In queste settimane verranno concluse le ultime questioni organizzative. Nel frattempo, gli organizzatori sono già al lavoro per il cast del 2014, parte del quale potrebbe essere annunciato già tra settembre e ottobre. Nel frattempo, il direttore artistico Sergio Giuliani, si lascia andare ad sogno: “Mi piacerebbe che Roma abbia un suo impianto dedicato alla musica rock – afferma – senza dover ogni volta usufruire di strutture pensate per altri generi o addirittura per lo sport. Il nostro obiettivo è crescere: se il prossimo sindaco lo vorrà, potremmo iniziare un ragionamento per pensare ad individuare un’area dove realizzare un impianto per ospitare musica rock anche d’inverno, e tutto con finanziamento privato. Sarebbe un sogno per noi e per Roma”. Insomma, uno ‘stadio del rock’ per far diventare Roma la capitale della musica mondiale.
Vincenzo Bisbiglia